Palermo-Inter è un po' una gara tabù per Mauro Icardi, che allo stadio Barbera non è mai riuscito a lasciare la sua firma. Questo è quanto scrive l'edizione odierna del Corriere dello Sport, che spiega come i grandi della storia dell'Inter, al contrario de bomber argentino, si siano tolti grandi soddisfazioni contro i rosanero.
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Icardi contro un tabù. Aubameyang ad un passo e i grandi della storia lo aspettano…
Il capitano dell'Inter non ha mai segnato né vinto sul campo del Palermo
PER LA SCARPA D'ORO - "Il Barbera è uno stadio dove molti dei grandi della storia dell’Inter si sono tolti soddisfazioni. Nell’elenco manca il nome di Mauro Icardi che a Palermo non ha mai segnato e oggi cercherà di infrangere questo tabù guidando i nerazzurri all’ottava vittoria consecutiva, la sesta in campionato. Il capitano cercherà anche di rafforzare la sua leadership nella classifica dei cannonieri e di approfittare dell’assenza per la Coppa d’Africa di Aubameyang per prendersi il primo posto nella graduatoria della Scarpa d’Oro dove adesso è attardato di 2 punti (ovvero 1 gol) rispetto all’attaccante del Gabon".
DA NYERS A MILITO - Forse è un caso o forse no, ma molti dei giocatori che hanno scritto pagine memorabili della storia dell’Inter al Barbera sono riusciti a inserire il loro nome nel tabellino dei marcatori. Il francese Istvan Nyers,133 gol in 182 gare con la maglia nerazzurra, a Palermo ha segnato 4 volte in 3 incontri e 2 volte è stato decisivo per la vittoria dei suoi. In squadra con lui c’era Benito Lorenzi, 143 reti in 314match con l’Inter: “Veleno” alla Favorita ha marcato il cartellino in 3 occasioni. Nel 1952-53, l’anno dello scudetto, segnarono nello stesso confronto; idem nel 1949-50. Nel 1959-60 è toccato a un altro grande della storia interista regalare un dispiacere a domicilio al Palermo: nell’1-1 del 10 gennaio 1960 in gol Antonio Valentin Angelillo, 77 gol in 127 partite con la società del patron Angelo Moratti. Poi il Palermo ha lasciato la Serie A e ci è tornato solo nel 1968-69, quando il ciclo della Grande Inter era finito: hanno fatto comunque in tempo a segnare contro i rosanero sia Mario Corso, 92 centri in 502 sfide in nerazzurro, sia l’indimenticato Giacinto Facchetti, terzino goleador da 75 centri in 634 gare. E nel 1972 invece è scoccata l’ora di Roberto Boninsegna, 171 volte in rete nelle sue 281 partite interiste: la sua firma è arrivato il 30 dicembre 1972 e i nerazzurri hanno vinto 2-0. Il Palermo è crollato di nuovo e per oltre trent’anni l’Inter non è più volata alla Favorita. Si ripresenta nel 2004-05 e c’è stata subito un’altra firma d’autore, quella di Christian Vieri, 123 reti in 190 match con il club di corso Vittorio Emanuele: è stato Bobone a griffare il 2-0 del 30 gennaio 2005, mentre dall’anno successivo la scena se l’è presa Zlatan Ibrahimovic, decisivo sia per la vittoria del 2006-07 (un gol) sia per quella del 2008-09 (doppietta). La chiusura con Milito ed Eto’o, anche loro capaci di affondare a domicilio il Palermo con reti assortite tra il 2010 e il 2011.
CONTRO IL TABU' - "All’elenco appunto manca Maurito che a Palermo ha giocato tre volte (2 con l’Inter, una con la Samp) senza riuscire a fare... il suo lavoro e, particolare non secondario, senza mai vincere visto che ha portato a casa due pareggi (in nerazzurro) e una sconfitta (in blucerchiato). Icardi è l’incubo dei siciliani quando gioca in casa visto che contro di loro a San Siro ha realizzato 4 gol in 3 incontri, ma in trasferta non ha ancora spezzato il tabù. Ci riproverà di nuovo oggi, conscio che lontano dal Meazza non è quella macchina da gol che travolge gli avversari quando l’Inter gioca in casa. L’ultimo suo gol in... territorio nemico risale al 24 novembre sul campo del Beer Sheva (Europa League), ma se limitiamo il discorso alla Serie A l’attesa è ancora più lunga e bisogna tornare indietro fino a Empoli-Inter 0-2 (21 settembre) quando firmò una doppietta. In campionato Icardi ha finora segnato 4 gol in trasferta e 11 in casa. A Palermo proverà a riequilibrare i suoi numeri. I grandi del passato dell’Inter lo aspettano nei libri della storia".
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