Il mercato invernale dell'Inter ha lasciato parecchia delusione. Tra i delusi ci sarebbe anche il tecnico Luciano Spalletti che aveva chiesto a tutti i costi un rinforzo a centrocampo. Ha sognato Ramires, avrebbe accolto Pastore - non era la sua scelta ideale tatticamente parlando, ma ovviamente sarebbe stato un bell’innesto -, avrebbe insomma voluto un centrocampista in più: un mediano di gamba o un centrocampista con caratteristiche più simili a quelle di un regista (Torreira?) per ridisegnare l’Inter con il 4-3-3 e puntare con maggiore serenità alla Champions. Luciano Spalletti non è stato accontentato. Con Lisandro Lopez ha avuto il difensore in più, necessario per non incappare in situazioni come quella di Firenze (nel finale coppia centrale composta da Skriniar e Santon con Miranda, Ranocchia e Vanheusden ko) e ha accolto la scommessa Rafinha al posto del deludente Joao Mario. Con questa Inter Spalletti dovrà raggiungere - almeno - il quarto posto.
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Niente centrocampista, Spalletti nervoso per il mercato dell’Inter. E il suo futuro…
Il tecnico non ha avuto quello che chiedeva nemmeno in questa stagione. Senza Champions potrebbe salutare.
Il tecnico ha sperato che qualcosa a gennaio succedesse, invece il mercato di riparazione ha ricalcato quanto avvenuto dal 20 luglio in poi, quando a Nanchino la proprietà avvisò la dirigenza dell’Inter di dover stoppare determinate trattative a causa delle nuove strette del governo cinese agli investimenti all’estero. Indicazioni che, unite al fair play finanziario, costrinsero Ausilio e Sabatini a rivedere i piani di mercato e, di fatto, a mollare determinati giocatori che erano stati anche promessi a Spalletti in sede di corteggiamento a fine maggio, quando al tecnico fu illustrato il progetto che includeva fra, gli altri, Nainggolan o Vidal, Manolas o Rudiger, Di Maria o Bernardeschi. Spalletti, però, da buon aziendalista appena insediatosi ha sempre spiegato: questa è la squadra e io con questi giocatori devo arrivare in Champions. Fino a dicembre l’Inter ha corso, forte, come nessuno si aspettava. Negli ultimi due mesi, invece, il traguardo ha iniziato ad allontanarsi, il tecnico ha perso certezze e nelle sue dichiarazioni si è letto il nervosismo. La sensazione è che il tecnico benedica la conclusione del mercato, incassi quel poco che ricevuto e cerchi di rimettere l’Inter sui binari giusti, ma è ovvio che la situazione che ha trovato all’Inter da agosto in poi non sia quella che gli era stata probabilmente spiegata fra maggio e giugno. E’ quindi lecito chiedersi quale potrebbe essere il futuro di Spalletti se per caso non dovesse arrivare la Champions a fine stagione.
(Tuttosport)
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