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Vecchi: “Problema mentale, ma non vogliamo finire così. Gabigol e Pinamonti? Non dall’inizio”

Queste le parole dell'allenatore nerazzurro

Daniele Vitiello

Vigilia di Lazio-Inter in casa nerazzurra, con Stefano Vecchi pronto ad incontrare la stampa ad Appiano Gentile. Fcinter1908.it, presente con il suo inviato, vi riporterà live le parole del tecnico della Beneamata.

Spazio prima alle tre domande di Inter Channel:

Come è andata la settimana?

"E' andata bene, abbiamo cercato di recuperare un po' di energie nervose e mentali. E abbiamo provato a lavorare, fare qualcosa che ci possa permettere di fare una buona gara".

Che Lazio ti aspetti?

"Inzaghi ha fatto benissimo, a parere di tutti. La Lazio è stata la sorpresa con l'Atalanta, sicuramente più l'Atalanta ma anche la Lazio. Inzaghi ha fatto un lavoro enorme, è una squadra che ha sicurezza, non ha nulla da perdere, il loro campionato l'hanno fatto. Noi dobbiamo finire in modo diverso".

Cambierai dal punto di vista tattico?

"Abbiamo provato situazioni nuove, abbiamo avuto tempo di provare qualche variabile. Speriamo che possano essere adatte ad affrontare la Lazio, io penso di sì. La Lazio può cambiare anche a partita in corso, dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza".

Stefano Vecchi entra in sala conferenze.

E' cambiato qualcosa in settimana o c'è voglia di lasciarsi tutto alle spalle?

"La squadra in settimana ha dato segnale di non voler finire in questo modo. E' stata una settimana migliore rispetto a quella precedente, si sono abituati ai nostri modi di allenarci".

Cosa manca a Gabigol?

"Ha bisogno di giocare, qua ha fatto fatica perché davanti a lui ci sono giocatori importanti. Eder spesso e volentieri è stato fuori ed è un titolare dell'Italia. Lui ci ha messo del suo, ma è un ragazzo. Si aspettava di vivere una stagione diversa, è un normale percorso di un ragazzo giovane".

Cosa deve cambiare in queste due partite?

"Da un punto di vista fisico la squadra fa quello che le chiedi, ma la differenza la fa il provare a superare i propri limiti ed andare oltre nel momento della fatica. Non accetta lo sforzo in questo momento, ha bisogno di essere incitata, spinta, sempre e in ogni situazione ed è una cosa che fai fatica a ritrovare. Fisicamente la squadra sta bene, contro il Sassuolo ha corso, ma fa fatica ad andare oltre. In settimana qualche segnale c'è stato. Come è possibile? Succede spesso che l'aspetto mentale vada ad incidere così, è una cosa chiaramente involontaria. Crea problemi nel tempo. I ragazzi ci tengono, ma stanno facendo fatica e non succede solo con i ragazzini. Non è stato un calo di tensione, ma una stagione storta da finire bene".

L'Inter ha bisogno di un allenatore alla Mourinho?

"Per squadra e blasone ha bisogno del miglior allenatore del mondo. Ora tocca a me con i miei limiti di cercare di portare a termine la stagione nel miglior modo possibile. Abbiamo pochi giorni, ma vogliamo dare ordine e disciplina".

C'è la tentazione di puntare su Pinamonti?

"E' una soluzione, ma l'altro giorno Eder quando è entrato ha dato la svolta. Gabigol anche ha dato qualche buon segnale. Pinamonti avrà un futuro importante, all'interno di una squadra senza problemi probabilmente avrebbe giocato, ma sono restio a farlo giocare dall'inizio perché potrebbe essere troppo sotto pressione".

Che Lazio ti aspetti?

"Complimenti al mio amico Inzaghi, ha fatto una stagione di spessore, dimostrando che ha una rosa molto importante. E' una squadra che cambia modo di stare in campo, abbiamo cercato delle soluzioni che possono aiutarci per affrontarli".

Cosa hai detto alla squadra?

"La Lazio è sicuramente una squadra superiore al Sassuolo, dobbiamo mettere in campo qualcosa in più. Non possiamo finire la stagione in questo modo, ho provato a spronarli facendo leva sull'orgoglio, sulla voglia di rivincita, parlando anche di loro connazionali che sicuramente hanno fatto meglio finora".

Cambierai assetto?

"Contro il Sassuolo da un punto di vista caratteriale ho visto una squadra che ci ha provato fino alla fine, partendo bene, provando a vincere. Abbiamo fatto un errore grave che ci è costato l'1-0, ma la squadra ha reagito alle bastonate. L'ambiente non era semplice, abbiamo fatto una discreta partita, anche se non abbiamo vinto. Il predominio nostro non è stato assecondato dal risultato. Dobbiamo fare di più, siamo l'Inter, anche se in questo momento le partite sono tutte difficili. Abbiamo provato delle varianti, vediamo un po' come giocherà la Lazio. Non abbiamo la certezza di una squadra che sa cosa fare, per cui dobbiamo anche adeguarci al loro modo di giocare".

Gabigol giocherà?

"Dall'inzio no, in corsa può essere".

Hai sentito la vicinanza della società?

"Ho parlato con Steven Zhang, con i direttori, con Zanetti, e sono tutti consapevoli della situazione difficile che si è venuta a creare. Non è facile, so che io e il mio staff siamo stimati e li sentiamo vicini, vorremmo regalargli qualcosa di positivo".

Senti di avere nel gruppo giocatori con le motivazioni giuste?

"Ci vuole tempo per metabolizzare questa situazione. Da quando ha perso la Champione le è crollato il mondo addosso. Ogni cambio di allenatore ha portato idee diverse, scelte diverse, per cui non c'è continuità tecnica. All'Inter ora è un'impresa cercare di venirne fuori con orgoglio ".

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