Zhang Jindong sembra abbia rotto gli indugi per quanto concerne il capitolo allenatore ed è pronto a fare un'offerta a cui non si può rifiutare per cercare di convincere Diego Simeone o Antonio Conte. E l’Inter non si tirerà indietro. In particolare, nelle ultime ore è ripartita concretamente la caccia al Cholo, pista sulla carta oggi più semplice rispetto a quella che porta all’ex c.t. azzurro, se non altro per i fantastici rapporti che intercorrono da sempre fra l’Atletico Madrid e il tecnico argentino. Insomma, se Simeone manifestasse il desiderio di affrontare una nuova esperienza, non dovrebbe di certo mostrare i muscoli per ottenere il via libera: troppo forti amore e rispetto reciproci. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, la soceità nerazzurra sembrerebbe ormai pronta a mettere sul tavolo un contratto quinquennale da circa 10-11 milioni di euro a stagione, cifre pagate solo a José Mourinho da queste parti. Soldi, continuità di lavoro e poteri importanti anche a livello di mercato: un progetto stimolante sia per Simeone sia per Conte.
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Zhang rompe gli indugi: pronti 10 milioni all’anno per Conte o Simeone. Cholo in pole?
Zhang Jindong sembra abbia rotto gli indugi per quanto concerne il capitolo allenatore
D’altronde, l’anno prossimo l’obiettivo Champions non potrà essere fallito: nell’Europa che conta 2018-2019 entreranno infatti direttamente quattro squadre italiane, ed è evidente che restarne fuori equivarrebbe a un vero e proprio disastro sportivo generale; va dunque messo al timone un Capitano in grado di garantire il traguardo minimo senza rischi, per poi guidare in sicurezza il vero e proprio decollo verso i vertici del calcio internazionale. E Simeone e Conte sono da sempre i nomi in cima alla lista di Piero Ausilio. Proprio la Gazzetta aveva rivelato il contatto diretto fra i nerazzurri e il tecnico leccese nello scorso autunno, quando De Boer era già in piena crisi e Conte sembrava essere vicinissimo alla rottura con il Chelsea: le parti erano a un passo dal sì, poi i Blues iniziarono a macinare vittorie su vittorie, e la «bufera» su Londra passò.
(Gazzetta dello Sport)
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