Non c’è niente da fare. Quando pensi che la tua Inter abbia ormai toccato il fondo con l’ennesima non-prestazione, paralizzata da tensioni, paure psico-fisiche, condizione atletica prossima allo zero assoluto e un allenatore incapace di infondere al proprio gruppo almeno un briciolo di amor proprio, ecco arrivare una nuova, abbacinante, incommentabile sconfitta casalinga.
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BAUSCIACAFE’ – Weekend con il morto
Spazio dedicato agli amici della rete, blogger e giornalisti. Un modo per ospitare e proporvi le voci e gli articoli più interessanti della rete nerazzurra. Oggi vi consigliamo BAUSCIACAFE' con @nicolinoberti
Dopo la disastrosa quanto prevedibile sconfitta di Londra, la domenica calcistica aveva offerto ai tifosi nerazzurri un barlume di speranza per la chimera chiamata terzo posto: mentre a Genova Damato si sollazzava con la Wii, in campo succedeva un pò di tutto ed un redivivo Pazzini preparava dichiarazioni degne di un teenager in preda a crisi pre-puberale (“Portanova non è famoso gnegnegne”, “al Milan si mangia divinamente e il rutto è libero” e “che pacchia il Glade al tamarindo erotico negli spogliatoi”), il Napoli cadeva mestamente a Verona e la Fiorentina si preparava a far la festa a Petkovic. CONTINUA A LEGGERE
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