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SETTORE – Più umano più vero

Simboli, simboli, simboli. Se i tituli sono zero, i gol fatti pochi e i gol subiti troppi, a meno uno spremo la stagione e ne cavo un succo di simboli. Simboli che dall’Inter di quest’anno tracciano il solco per una prossima – e...

Giovanni Montopoli

Simboli, simboli, simboli. Se i tituli sono zero, i gol fatti pochi e i gol subiti troppi, a meno uno spremo la stagione e ne cavo un succo di simboli. Simboli che dall'Inter di quest'anno tracciano il solco per una prossima - e speriamo migliore, più vincente, più fortunata - Inter. Avvenimenti minimi e grandi eventi, buone e pessime notizie: ogni cosa ha significato, ogni traccia può essere utile.

Il tendine del Capitano - ma anche le 3 presenze di Stankovic, per dire - dicono che è ora di voltare pagina. Quella pagina, sì. Non si tratta di ingratitudine (Zanetti a 39 anni, quasi 40, è stato il giocatore più impiegato mica per gratitudine, questo è ovvio), ma del ciclo della vita. Per quanto dispiaccia, è la fisiologia umana che ci dice che una certa Inter non c'è più e dobbiamo attrezzarci a sostituire cuori, gambe ed eccelsi cervelli calcistici perchè sono a fine corsa e bisogna trovare altro, provare altro. Non è una semplice sostituzione, ammesso che sia possibile rimpiazzare certi cognomi. Ma se fosse facile sostituire Zanetti, Stankovic, Cambiasso (e anche Milito, ahimè, ho già il magone) ecc., il calcio sarebbe una mera cazzata contabile. CONTINUA A LEGGERE