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Mercato, l’Arabia sconvolge il calcio. Obiettivo entrare nella top 10, anche Brozovic nel mirino

A far tremare tutte le squadre europee ci stanno pensando i club dell'Arabia Saudita. Offerte super milionarie e contratti pazzeschi

A far tremare tutte le squadre europee ci stanno pensando i club dell'Arabia Saudita. Offerte super milionarie e contratti pazzeschi per convincere i giocatori migliori a giocare nel loro campionato. Qualche no è arrivato, ma è difficile resistere a queste super offerte.

"La caccia al fuoriclasse internazionale è soltanto cominciata e rischia di mandare in tilt il mercato d’estate con proposte, se non proprio indecenti come quelle (gonfiate) che circolano, comunque troppo seducenti per dire no. D’altra parte non c’è nessun controllo sui costi e non esiste Fair Play. Questo è l’anno zero. Ai posteri l’ardua sentenza su cosa succederà al calcio che conosciamo. Ronaldo pioniere CR7 ha aperto la strada scegliendo l’Al Nassr che gli dà 200 milioni all’anno: è arrivato secondo, ha segnato 14 gol (5° in classifica goleador), ha attirato l’attenzione mondiale: quello che l’Arabia voleva. Il nuovo campionato che parte l’11 agosto schiererà sicuramente Benzema e Kanté (50 e 30 milioni a stagione dall’Al Hittiad) e Ruben Neves (25 dall’Al Nassr, con la benedizione di CR7 e dell’agente Mendes). Questa è la settimana dei grandi colpi, per ingaggiare almeno un’altra dozzina di top player insospettabili", riporta La Gazzetta dello Sport.

"Hanno ricevuto qualche “no” d’autore, anche di tecnici di cui avrebbero disperato bisogno, Allegri, Gasperini, poi di Lukaku, Muller, nelle ultime ore Giroud. Sono partiti all’assalto di Brozovic, Koulibaly, Ziyech, Mendy e di altri nomi, segreti, per evitare aumenti di prezzi. Ma quello che sta succedendo in Arabia non è casuale. Non è una febbre dell’oro improvvisa e sconsiderata. Si punta a entrare tra le 10 Top League mondiali e creare un esempio sportivo virtuoso per una popolazione di quasi 40 milioni".

"Il campionato deve fare da propulsore. Non si baderà, o quasi, a spese, anche alcune cifre, tipo i 100 milioni a Kanté, non esistono nella realtà. Però i club non avranno vincoli di spesa e salary cap globali. Per un verso aiuteranno i club europei in difficoltà ad alleggerire il monte ingaggi", spiega il quotidiano.