LEGGI ANCHE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
calciomercato
Getty Images
Estate anomala quella per il calcio italiano perché, se da un lato tutti gli allenatori sono rimasti sulle rispettive panchine (tranne Spalletti), dall'altro si è verificato un via vai di direttori sportivi:
"Juve, Milan, Lazio e Napoli hanno cambiato i responsabili del mercato e così Piero Ausilio può festeggiare un singolare primato: è il protagonista del mercato più longevo nel nostro calcio. Il trono, l’interista, l’ha ereditato da Igli Tare che ha rescisso il cordone ombelicale dalla Lazio a fine stagione interrompendo un rapporto che durava dal 2009. Ausilio è ds ininterrottamente dal 2010 e ha vissuto sulla propria pelle gli ultimi echi della grandeur morattiana, la breve era Thohir (l’indonesiano ha comunque avuto il merito di trasformare l’Inter da società “di famiglia” ad azienda) fino all’epoca Suning, iniziata col botto e proseguita all’insegna dell’auto-finanziamento", spiega infatti Tuttosport.
"Ausilio - dal 2017 coadiuvato da Dario Baccin come vice-ds - ha sempre gestito in prima persona le trattative anche forte di alcuni colpi importantissimi per il club nerazzurro, su tutti Lautaro Martinez e Achraf Hakimi, la cui prematura cessione fa ancora sanguinare il cuore dell’interessato e pure... di Ausilio. I detrattori non gli perdonano la scelta di mettere Zaniolo nella trattativa Nainggolan (fondamentale però nella stagione successiva per arrivare in Champions), mentre negli ultimi anni il ds ha dovuto sempre agire con il “misurino” visti i rigidissimi paletti in cui si è dovuto muovere. Però, l’ha sempre sfangata: il che nel mondo del calcio non è poco...", chiosa il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA