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In molti avevano gridato all'azzardo. Se non allo scandalo. Soldi spessi malissimo, dicevano. E soprattutto troppi. Oggi, però, di critiche non ne arrivano più. Steven Zhang e Beppe Marotta hanno sempre spinto per la costruzione di un'Inter giovane e di talento, possibilmente italiana. Comprare i nostri giovani più bravi è diventata una vera e propria missione, senza badare troppo a spese. Lo confermano gli acquisti di Alessandro Bastoni prima e Nicolò Barella poi.
Il 21enne difensore, che potrebbe presto firmare il rinnovo di contratto, fu pagato dall'Atalanta, a 18 anni, 31 milioni di euro. Una cifra contestata da molti, ma che alla fine si è rivelata più che giusta per uno dei migliori giovani centrali del panorama europeo (tanto che, come vi abbiamo riportato, Guardiola e il Manchester City hanno messo gli occhi su di lui). Stesso discorso si può fare per Nicolò Barella, da tempo nel mirino del Barcellona ma incedibile per l'Inter. I quasi 50 milioni sborsati per l'ex Cagliari sembravano per tanti una vera follia. Alla fine, però, Zhang e Marotta hanno avuto ancora una volta ragione. Difficile, oggi, trovare un centrocampista giovane più completo di Barella.
Insomma, due mosse che hanno garantito un grande futuro all'Inter:
"Bastoni e Barella sono il volto dell’Inter che ha in mente il presidente Zhang, che non si è lasciato spaventare dal costo elevato delle due operazioni pur di garantire alla sua squadra il miglior Made in Italy che era sul mercato in quel momento. Bastoni è stato acquistato dall’Atalanta per oltre 31 milioni di euro quando aveva appena 18 anni: poteva essere un azzardo, ma oggi nessuno può dire che l’Inter non abbia fatto un affare o che non sia stata lungimirante (...). Ora l’Inter vuol farlo sentire sempre a casa", si legge sulla Gazzetta dello Sport.
(Fonte: Gazzetta dello Sport)
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