LEGGI ANCHE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
primo piano
Getty Images
Sabato gli uomini di mercato dell'Inter, l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio, si sono soffermati fino a tarda sera ad Appiano con Simone Inzaghi per per parlare di una questione di vitale importanza per il mercato nerazzurro, quella del centravanti. "Ciò che vorrebbe l’allenatore è arcinoto. Simone si sentirebbe maggiormente tutelato con un attaccante più esperto, uno “fatto e finito” come Beto dell’Udinese, Taremi del Porto e, soprattutto, Morata dell’Atletico", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Alvaro, adesso con poche chance di arrivare in nerazzurro, tornerebbe in pista solo se i madrileni cambiassero le condizioni per ora rigidissime: clausola da 21 da pagare in unica soluzione più contratto di 4 anni a 5 milioni più bonus (da firmare senza Decreto Crescita). In ogni caso, la preferenza generica dell’allenatore sarebbe per un 9 classico e con fisico più strutturato rispetto a Balogun, alto “solo” 1.78".
"Su questa base aveva dato ok all’operazione Scamacca, franata sul più bello. Dopo che il centravantone italiano ha scelto l’Atalanta, l’Inter è però tornata al punto di partenza. Per spinta dei dirigenti, si è diretta verso il primo amore: proprio Balogun, prima punta (anche se non tradizionale) col vizietto del gol".
(Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA