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Il sito della BBC se lo spiega così: "Forse è la forza dell'abitudine, forse è speranza o forse solo un desiderio di normalità. Il calcio potrebbe essere terminato (almeno per questa stagione) a causa del coronavirus, ma la richiesta di notizie di mercato è ancora costante: ogni giorno la rubrica di gossip - che elenca le principali notizie di trasferimento presenti sui quotidiani - è ancora tra le pagine più lette, anche in questi tempi incerti. Senza il calcio giocato non si vendono biglietti, gli affari sono in pericolo e nel caso in cui la Premier League non venisse completata i club potrebbero dover risarcire i diritti televisivi. Eppure si leggono ancora articoli in cui Sancho vale più di 100 milioni di euro e Harry Kane addirittura sui 200".
Verte su questo spinoso tema la lunga riflessione che BBC Sport dedica al calcio e alle sue dinamiche in vista di quello che potrebbe essere un radicale cambiamento: "Un dirigente di un importante club della Premier League ha dichiarato di essere "sconcertato" da quelle cifre, ancora così alte. Il calcio dovrà adattarsi a una nuova realtà e il mercato dei trasferimenti è un'area che potrebbe essere tra le più colpite. Ma mentre ciò potrebbe avere un impatto maggiore sui club dei campionati inferiori, alcuni suggeriscono che potrebbe offrire al calcio la possibilità di resettare e cambiare il principio con il quale il calcio si finanzia. L'Osservatorio calcistico CIES ha affermato che i valori di trasferimento potrebbero scendere del 28% nei cinque maggiori campionati d'Europa a causa del coronavirus. Altri hanno dichiarato a BBC Sport che in Inghilterra potrebbe esserci un calo minimo del 20% perché i club semplicemente non avranno gli stessi soldi da spendere. Potrebbe esserci un grande cambiamento nel reclutamento. Anche i grandi club guarderanno ai limiti salariali, reclutando entro determinati livelli e giustificandosi con il fatto che non saranno più dettati dai mercati".
Un mercato meno pazzo:"L'effetto a catena che ciò causerà, secondo il direttore tecnico di Burnley Mike Rigg, è che il mercato diventerà più cauto. "C'è sempre un articolo da qualche parte che urla" chi se ne frega di quanto costa, basta dare loro quello che vogliono e aggiudicarsi il giocatore", ha dichiarato a BBC Sport. "I tifosi vogliono comprensibilmente il giocatore, ma a volte devi dire di no [al club che vende] perché a volte non è salutare e ci sono stati molti casi in cui i dirigenti sono stati completamente calunniati per aver difeso la loro posizione. Speriamo che tutti lo capiscano: dobbiamo farlo ora, e questo costringerà le persone ad essere più caute. Se non sai come acquistare un giocatore, i club non vorranno perdere i propri giocatori con la stessa facilità di prima", aggiunge l'ex direttore tecnico del Manchester City. "Potresti voler tenere quello che hai e, se c'è interesse, metti ancora più premi ai tuoi migliori giocatori perché non vuoi perderli." I club presteranno attenzione non solo per una questione prettamente economica, ma anche per una questione di apparenza. In un momento in cui infatti le persone stanno perdendo il lavoro, vengono licenziate e il bilancio delle vittime è di centinaia di morti al giorno, le solite spese pazze dei club della Premier League sembrerebbero fuori luogo rispetto al paese in difficoltà. E così un po' in tutti i paesi europei.
L'immagine del calcio in tempi difficili: "Il calcio deve essere più consapevole per quanto riguarda la sua immagine, le pubbliche relazioni e le comunicazioni", afferma l'ex direttore delle comunicazioni della Football Association Adrian Bevington: "Non credo che sarebbe particolarmente bello per qualsiasi club iniziare a spendere soldi in questa crisi. Credo sinceramente che il calcio debba assicurarsi di interpretare lo stato d'animo della nazione. La domanda è una? Se paghiamo stipendi importanti ai giocatori, stiamo andando contro tutto ciò che è appena accaduto e sta accadendo nel mondo?"
Mercato più realistico: "Le squadre della Premier League e alcune in campionato avranno obiettivi troppo costosi, ma all'improvviso diventeranno più realistici", afferma Webb (che ha operato come direttore tecnico all'Ostersunds). "I club più piccoli saranno in balia dei grandi club. Sapranno chi ha bisogno di soldi e saranno in grado di manipolare la situazione a proprio vantaggio, cercando le migliori occasioni. Sappiamo anche che alcuni club stavano sopravvalutando i giocatori del 50%, quindi si potrebbe sostenere che tutto ciò che stiamo facendo è riprendere in primo luogo le nostre stime dei giocatori e pagare un prezzo onesto. I club più bravi a fare scouting trovano giocatori che nessun altro vede. Quindi per i club che fanno bene i compiti sarà un bene, perché ne guadagneranno un valore maggiore, mentre i club che erano soliti pagare tutto ciò che gli veniva chiesto, potrebbero dover rivalutare ciò che fanno ed essere più intelligenti". In questo dibattito anche i tifosi dovranno fare la loro parte. Il mercato continuerà a girare, ma c'è da aspettarsi un fisiologico ridimensionamento di aspettative e cifre. "Si tratta di raggiungere l'equilibrio giusto. Non tutto è distrutto nel calcio, ma il modello deve essere riallineato".
(BBC Sport)
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