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Hai firmato un contratto quinquennale. Quali sono i tuoi obiettivi in questo periodo?
—Naturalmente all'inizio devo avere pazienza, lavorare per inserirmi e imparare un po' perché sono uno dei giocatori più giovani della rosa. Ma aspettando i cinque anni, il piano è che io diventi uno dei migliori difensori al mondo. Mi viene riconosciuto il potenziale e questo è il posto migliore per svilupparlo, anche se all'inizio potrebbe volerci un po' di tempo. Ma penso che a lungo termine sia assolutamente la decisione giusta.
Fino all'inizio di agosto Robin Gosens era l'unico nazionale tedesco dell'Inter. C'erano già contatti prima del trasferimento?
—No. Non conoscevo Robin prima. Mi ha parlato molto e mi ha aiutato molto nelle prime settimane. Penso che sia un peccato che se ne sia andato, ma è in buone mani a Berlino.
Hai esordito nella prima partita di Serie A contro il Monza. Quali sono state le tue sensazioni quando hai giocato allo Stadio Meazza?
—San Siro è già uno stadio straordinario. È stato davvero travolgente quanto siano rumorosi i tifosi e quanto siano appassionati. Ero davvero felice di mettermi in partita. Naturalmente c'era anche pressione perché l'allenatore si aspettava qualcosa da me. Ma per la maggior parte è stata solo una gioia perché ho giocato ufficialmente per l’Inter e ho fatto il passo successivo. È stata una sensazione molto bella. Lo stadio ovviamente è un po' vecchio stile, ma il campo è perfetto, è una cosa da provare per crederci. Sono stato molto contento che l'allenatore mi abbia concesso qualche minuto nella prima partita.
Com'è il rapporto con mister Simone Inzaghi?
—Naturalmente c'è ancora una piccola barriera linguistica perché qui si parla poco inglese. Ma è per questo che sto imparando l'italiano e ora capisco con più precisione cosa mi chiede. Devi guadagnarti la fiducia con lui. E' uno molto appassionato. Già all'inizio degli allenamenti ho notato che dovevo prima mettermi alla prova e che non potevo nemmeno pensare di giocare. Prima dovevo dimostrare in allenamento che potevo essere utile. Ad essere sincero, non ci ero abituato. Nei miei club precedenti avevo la certezza che avrei giocato comunque.
(Geissblog)
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