FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

calciomercato

Calciomercato, nuova finestra e riforma fiscale: cosa cambia per i calciatori

Calciomercato, nuova finestra e riforma fiscale: cosa cambia per i calciatori - immagine 1
Cosa succede con le novità in tema di mercato: tutte le informazioni dal punto di vista fiscale per i giocatori
Alessandro De Felice Redattore 

La finestra straordinaria di calciomercato, approvata dalla FIGC per il periodo dal 1° al 10 giugno 2025, potrebbe avere importanti implicazioni fiscali per i calciatori provenienti dall’estero.

Come riferisce Italia Oggi, questa possibilità di tesserare i giocatori in anticipo rispetto all’apertura ufficiale del mercato il 1° luglio impone di verificare se i trasferimenti determinino l’acquisizione della residenza fiscale in Italia già nel 2025 e, di conseguenza, l’obbligo di dichiarare i redditi globali.


Calciomercato, nuova finestra e riforma fiscale: cosa cambia per i calciatori- immagine 2

Dal 1° gennaio 2024, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 209/2023, i criteri per stabilire la residenza fiscale in Italia sono quattro: iscrizione anagrafica, residenza fiscale come dimora abituale, domicilio legato agli interessi personali e familiari, e presenza fisica sul territorio italiano per oltre 183 giorni.

Questi criteri, alternativi tra loro, richiedono che uno di essi sia soddisfatto per la maggior parte dell’anno fiscale. Per i calciatori trasferiti durante questa finestra, l’attenzione si concentra su residenza fiscale, domicilio e presenza fisica, escludendo l’iscrizione anagrafica che non è più obbligatoria.

Il calciatore potrebbe essere considerato residente fiscale se stabilisse la dimora abituale in Italia prima del 1° luglio, se trasferisse il proprio nucleo familiare nel Paese, o se soddisfacesse il requisito della presenza fisica per la maggior parte dell’anno, anche se quest’ultimo caso appare meno probabile.

Calciomercato, nuova finestra e riforma fiscale: cosa cambia per i calciatori- immagine 3

In caso di residenza fiscale, il giocatore sarà tenuto a dichiarare tutti i redditi percepiti dal 2025, compresi quelli provenienti dal club estero di origine, salvo disposizioni particolari delle convenzioni contro la doppia imposizione o norme sul credito d’imposta per le tasse pagate all’estero. Ogni situazione dovrà essere analizzata attentamente per valutare le eventuali conseguenze fiscali.

(Fonte: Calcio & Finanza)