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Casadei: “Inter, nessun rancore per la cessione. Da piccolo tifavo Milan ma…”

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L'ex centrocampista delle giovanile nerazzurre, al Chelsea dal 2022, ha parlato dell'ultimo suo anno e dell'addio al club milanese
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Cesare Casadei, centrocampista italiano del Chelsea, è approdato al club londinese nell'estate del 2022 dalle giovanili dell'Inter nelle quali ha giocato dal 2018 partendo dall'Under17, fino alla Primavera. 15 mln è la cifra che la società inglese ha versato nelle casse nerazzurre per il giocatore oggi 21enne che ha firmato un contratto fino al 2028.

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Nella prima parte della scorsa stagione il Chelsea lo ha mandato in prestito al Leicester City. TuttoSport lo ha intervistato e lui ha parlato proprio di questo: «Stavo andando benone in prestito alle “Foxes” (ndr: 25 partite, 3 gol e 2 assist incluse le Coppe nazionali) poi trionfatrici in Championship ovvero promosse in Premier. A metà gennaio però il Chelsea mi ha richiamato a casa. E con Pochettino è stato abbastanza difficile per me. Ho disputato solo spezzoni, 11 presenze ma un totale di appena 71 minuti in campo. Al massimo nell’ultimo quarto d’ora e soprattutto subentri da 1’, 4’, 5’, 8’... Non ero molto felice. Tutti vorrebbero giocare un po’ di più», ha detto.


Nessun rancore

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In estate si parlava del suo possibile rientro in Italia e di club come Napoli, Milan, Juve pronti ad aggiudicarselo. «Dopo aver parlato con mister Maresca ero sicuro al cento per cento di voler rimanere, quella per me era la cosa migliore. Lui mi ha detto cosa ne pensava e io non ho avuto dubbi. Sono rimasto qui senza valutare possibili prestiti. Né al momento lo penso per il prossimo mercato invernale. Non potrei essere più orgoglioso di giocare per il Chelsea. Lo spirito di competizione è stato proprio uno dei motivi per cui ho deciso di non andar via», ha sottolineato sul suo presente.  E sul suo passato ha aggiunto: «Il paragone con Ballack? Ne sono lusingato, mi sono ispirato al serbo ora in Arabia. Ci accomunano ruolo e caratteristiche fisiche: io sono alto 1,90 e peso 88 chili. Ma ho tanta strada da percorrere. Da bambino avevo come idolo Kaká e parteggiavo per il Milan. Sono però diventato un professionista e la mia prima squadra in A è stata l’Inter, con cui non nutro nessun rancore per la cessione».

(Fonte: TS)

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