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Nessun rancore
—In estate si parlava del suo possibile rientro in Italia e di club come Napoli, Milan, Juve pronti ad aggiudicarselo. «Dopo aver parlato con mister Maresca ero sicuro al cento per cento di voler rimanere, quella per me era la cosa migliore. Lui mi ha detto cosa ne pensava e io non ho avuto dubbi. Sono rimasto qui senza valutare possibili prestiti. Né al momento lo penso per il prossimo mercato invernale. Non potrei essere più orgoglioso di giocare per il Chelsea. Lo spirito di competizione è stato proprio uno dei motivi per cui ho deciso di non andar via», ha sottolineato sul suo presente. E sul suo passato ha aggiunto: «Il paragone con Ballack? Ne sono lusingato, mi sono ispirato al serbo ora in Arabia. Ci accomunano ruolo e caratteristiche fisiche: io sono alto 1,90 e peso 88 chili. Ma ho tanta strada da percorrere. Da bambino avevo come idolo Kaká e parteggiavo per il Milan. Sono però diventato un professionista e la mia prima squadra in A è stata l’Inter, con cui non nutro nessun rancore per la cessione».
(Fonte: TS)
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