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Damiani: “David? Non è un campionissimo ma è forte. Modulo Inter perfetto per lui”

Radu Inter Damiani
Le parole dell'agente: "Veloce, è un calciatore di movimento, non è un centravanti statico, anche se sa far valere il suo fisico"
Marco Astori Redattore 

Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Oscar Damiani, agente, ha parlato così di Jonathan David, uno dei nomi valutati dall'Inter in scadenza l'anno prossimo: «Non un campionissimo, ma un giocatore forte. Veloce, è un calciatore di movimento, non è un centravanti statico, anche se sa far valere il suo fisico. Può giocare sia da prima che da seconda punta. Per certi versi ha un qualcosa, a livello di caratteristiche, che potrebbe ricordare Lautaro».

Si integrerebbe bene in un 3-5-2? 

«Sarebbe il modulo perfetto per lui, proprio perché può giocare là davanti in entrambi i ruoli. È rapido, reattivo, segna anche se non è mai stato un grande goleador. Direi comunque che si parla di un calciatore completo».


Lo vedrebbe quindi bene all’Inter?

«Lo vedrei bene in qualsiasi squadra italiana».

Ci sono similitudini con Marcus Thuram? 

«David a livello di fisico è meno possente di Thuram, l’interista è alto un metro e 92. Morfologicamente non sono uguali. Come tipo di ruolo possono anche avere delle similitudini, ma soprattutto possono coesistere».

Con chi vedrebbe meglio in coppa là davanti David all’Inter? Lautaro, Thuram o Taremi? 

«Può giocare con tutti, potrebbe fare parte di un quartetto di alto livello».

Lei l’ha definito forte, ma non un campionissimo. 

«Parliamo di un giocatore che andrà a parametro zero, un ottimo elemento, che però probabilmente non è mai stato ancora cercato concretamente da grandissime squadre. In Italia potrà far bene, però dovremo vederlo alla prova, perché la Serie A è un torneo più tattico rispetto alla Ligue1. E soprattutto ci sono meno spazi».

Damiani: “David? Non è un campionissimo ma è forte. Modulo Inter perfetto per lui”- immagine 3

 Quindi eventualmente partirebbe dietro nelle gerarchie? 

«Sì, sarebbe un’alternativa di grande livello».

A zero sarebbe un grande affare. 

«Quando uno arriva a fine contratto, non è mai a zero (ride, ndr). Ci sono le commissioni per i suoi agenti e l’ingaggio al giocatore che sarà probabilmente superiore a quello che potrebbe chiedere qualora non si svincolasse. Ripeto, nel caso vediamolo all’opera! Il suo arrivo potrebbe anche essere una buona cosa, ecco».