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Messaggero – Roma, esubero Dybala: pressioni dal club per accettare l’offerta araba

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L'attaccante della Roma è messo alle corde dal club giallorosso che ha bisogno di fare cassa e spinge per la sua cessione
Andrea Della Sala Redattore 

Dybala-Roma, la storia sembra al tramonto. Il club giallorosso vuole cedere l'attaccante e spinge perché l'argentino accetti la destinazione araba. Ma Dybala non sembra essere convinto dalla destinazione.

"Paulo Dybala è sospeso tra due mondi: l'Italia, dove ha costruito la sua carriera, e l'Arabia Saudita, pronta a ricoprirlo di denaro pur di convincerlo a trasferirsi. Deve sbrigarsi a decidere, anche se gli piacerebbe restare a Roma, specie se è l'Al-Qadsiah a chiedere il suo cartellino. Magari, se fossero arrivati club di Premier o di Liga, a cui qualche mese fa ha strizzato l'occhio, la decisione sarebbe stata molto più veloce e indolore. C'è poi una realtà amara che sta vivendo a Trigoria", spiega il Messaggero.


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La scelta di andare via è tutta sulle spalle di Paulo. E lui a dover valutare se guadagnare 25 milioni in tre anni, oppure, restare nella capitale, guadagnarne 9, puntare al rinnovo (bastano una decina di partite) e giocare in un campionato competitivo che potrebbe restituirgli la convocazione in nazionale. C'è da aggiungere, però, che nessuno nella Roma sta facendo di tutto per trattenerlo, anzi si cerca di evitare il più possibile il contatto con i tifosi, come accaduto a Cagliari, che potrebbero girare dei video che diventerebbero facilmente virali indirizzando l'opinione pubblica contro la proprietà. Più si avvicina la fine del mercato più le pressioni per spingerlo in Arabia Saudita diventano pesanti. I dirigenti lo hanno pregato di valutare l'offerta araba senza rispedirla al mittente come ha fatto i primi di agosto.

"A quel punto sarebbe cominciato il braccio di ferro: da una parte la Roma che ha bisogno di monetizzare perché ha un parco calciatori poco attraente (Smalling, Zalewski, Abraham), dall'altra Paulo che non è per nulla convinto di sparire dal calcio che conta. La proprietà non ha fatto eccezioni al suo modus operandi e non si è mai fatta sentire con l'argentino nonostante sia in corso una trattativa delicatissima. Lo spogliatoio non sta smuovendo mari e monti affinché lui resti. Sembra quasi che sia diventato uno di troppo, uno stipendio da pagare in cambio di poco o nulla. Una sorta di esubero", aggiunge il Messaggero.

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