Sin dalle prime partite in nerazzurro, non sono tardate ad arrivare alcune critiche, anche ingenerose, nei confronti di Christian Eriksen, colpo di mercato dell'Inter nella finestra invernale. Il giocatore ha mostrato qualche difficoltà (fisiologica) nell'adattarsi al modulo di Conte ma ha fatto vedere, con qualche guizzo geniale, tutte le sue qualità. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, però, ritorna sul match dell'8 marzo contro la Juventus:
ultimora
GdS – Inter, Eriksen colpo ad effetto ma finora non ha fatto innamorare nessuno. E ora…
Il giudizio de La Gazzetta dello Sport sull'ambientamento del danese in nerazzurro
"Entrò in campo a mezz’ora dalla fine, più o meno insieme a Dybala: il secondo strappò la partita per la Juventus, lui si intristì senza incidere. Poco per uno a cui l’Inter chiedeva il cambio di passo. Poco pure il tempo, però. Eriksen non è riuscito a far innamorare nessuno. È stato il colpo ad effetto della società. Ora ha davanti a sé 13 partite (più le coppe) per dimostrare di essere anche il colpo ad effetto di Conte, la carta a sorpresa, l’uomo che può spingere l’allenatore ad abbandonare quel marchio di fabbrica del 3-5-2 per sposare altro. A patto che valga la pena, imbarcarsi in un matrimonio. Sennò sarà solo ed esclusivamente un rapporto di convenienza. E così non si naviga in buone acque. Non si progetta neppure l’approdo in un porto sicuro".
© RIPRODUZIONE RISERVATA