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Attraverso tale modalità, la società rossoblù avrebbe una sorta di garanzia. Nel senso che, investendo una cifra così importante soltanto per il prestito, l’acquisto definitivo a fine stagione diventerebbe scontato o quasi. Il vantaggio per l’Inter, invece, sarebbe quello di spostare all’esercizio successivo il costo per il riscatto, evitando di andare ad appesantire i numeri di questa stagione. E’ tutto da vedere, però, se il Genoa accetterà un affare di questo tipo. Facile che molto dipenda dal prezzo fissato per il riscatto. L’Inter, infatti, non vorrebbe spingersi oltre i 15 milioni. Ma così il cartellino di Gudmundsson arriverebbe solo a 25, quindi decisamente meno rispetto agli almeno 30 che chiede la società ligure.
Come si può intuire, il percorso è stato appena imboccato, non mancano, quindi, le incognite – la Juve pensa anche Gudmundsson… -, nonché gli incastri da trovare. Tanto per cominciare, il trio Marotta-Ausilio-Baccin deve comunque liberare spazio nel reparto offensivo. Correa, evidentemente, farà le valigie, ma una sistemazione ancora non è stata individuata. E poi c’è il solito punto interrogativo attorno ad Arnautovic. Liberarsi del suo ingaggio, e magari incassare qualche milione per il cartellino, agevolerebbe certamente l’arrivo di Gudmundsson. Ma l’Inter, nel caso, può permettersi di cominciare la stagione con un attacco formato da Lautaro e Thuram, più i soli Taremi e l’islandese come rincalzi?
Dal punto di vista tecnico certamente sì. Il problema è che in autunno Gudmundsson affronterà un processo per violenza sessuale. E, qualora venisse giudicato colpevole, finirebbe in galera. Con la conseguenza per Inzaghi di ritrovarsi con sole 3 punte per campionato e Champions. Varrebbe la pena correre il rischio?”, si interroga il quotidiano. Bisogna ancora aspettare sul fronte Gudmundsson, prima l’Inter si concentrerà sul sostituto di Buchanan.
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