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Il mercato dell'Inter, a tre giorni dalla chiusura, può forse dirsi ufficialmente chiuso. Sì, perché già da ieri è emerso come il club abbia valutato di non investire sul centravanti e di mantenere l'organico così com'è. L'obiettivo primario era Olivier Giroud, scrive il Corriere dello Sport: "Il francese era stato di fatto bloccato, ma da alcuni giorni il suo entourage non ha più ricevuto segnali dall’Inter e questo atteggiamento non è piaciuto affatto. Restava da definire la durata dell’intesa (2022 o 2021 con opzione per la stagione successiva) e da limare qualcosa con il Chelsea, ma il più sembrava fatto. E invece la dirigenza nerazzurra ha cambiato orientamento ritenendo forse troppo oneroso l’investimento sul trentatreenne di Chambéry che tra stipendio lordo, acquisto del cartellino e commissioni sarebbe costato tra i 20 e i 25 milioni.
Con il rischio di non poterlo inserire in lista Uefa perché a gennaio sono possibili solo tre cambi. Le quotazioni di Giroud, dunque, sono in calo. O almeno così sembra... E quelle di Llorente, l’altro centravanti accostato all’Inter? L’operazione legata allo spagnolo è meno dispendiosa perché eventualmente Fernando arriverebbe in prestito dal Napoli, ma perché De Laurentiis e Giuntoli lo lascino partire è necessario che trovino un sostituto. Mica facile anche perché Petagna al momento è una trattativa in ottica 2020/21 e Pinamonti non convince del tutto Gattuso. La situazione comunque resta fluida e non va esclusa una sorpresa last minute. Ieri sera si è sparsa la voce di un possibile ritorno alla Pinetina di Pinamonti, ma per il momento non sono arrivate conferme".
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