Tutto sul patto dei 5 big di casa Inter. Ormai ci siamo, la finestra di mercato volge al termine e tutte le stelle della rosa nerazzurra sono ancora a disposizione di Simone Inzaghi. Oggi La Gazzetta dello Sport svela cosa c'è dietro questo patto stretto dai giocatori più importanti del club. Quando è nato, dove, come e l'obiettivo finale.
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GdS – Da Bastoni a Skriniar, patto dei 5 big Inter: “Restiamo tutti per lo scudetto”
Il patto dei 5 big
"Suona più o meno così, proprio come quel modo di dire: «Hai voluto la bicicletta?». Ecco: i big dell’Inter la bici l’hanno voluta. Sono saliti. Anzi, meglio ancora: sono rimasti in sella, senza scendere verso altre destinazioni. Ora è tempo di «pedalare». Di far vedere che cosa sono capaci di fare. E ora vuol dire stasera, primo bivio della stagione, primo esame di un percorso di laurea per l’Inter. Non era una scelta scontata. Ma è frutto di un patto che ha retto, che ha visto società e allenatore spettatori interessati (e felici) per l’esito.
È storia di inizio agosto, prima dell’inizio del campionato. Lo spogliatoio dell’Inter si è confrontato, in uno dei tanti momenti di condivisione dell’estate. E l’hanno fatto soprattutto i giocatori con maggiore mercato, quelli «europei». Lautaro, Dumfries, Barella, certo, oltre a Skriniar e a Bastoni. Tutti e cinque, seppur con diverse modalità e differenti “gradazioni”, hanno ricevuto apprezzamenti sul mercato, in questa sessione. E così è arrivato il giorno di confrontarsi. Spinti dal tecnico e dai dirigenti, messi sotto stress da richieste pressanti e pure dalle esigenze societarie orientate verso la cessione di un top player. È qui che è nato il patto. È qui che lo spogliatoio nerazzurro ha messo un freno, promettendosi che non ci sarebbero stati cambi di direzione improvvisi, che - per dirla in estrema sintesi - non si sarebbe ripetuto un altro caso Lukaku a 12 mesi di distanza. E che dunque nessuno di loro avrebbe spinto verso la cessione.
L'obiettivo dichiarato
Il patto ha un obiettivo, certo: lo scudetto, la seconda stella, la rivincita sul Milan e su alcuni festeggiamenti rossoneri che ad Appiano poco sono piaciuti. Il patto, per la verità, avrebbe anche una scadenza: tra un anno, a obiettivo raggiunto, se ne riparlerà. Ma conta il presente. Contano i fatti. Inzaghi ha approvato. i dirigenti ancora di più", si legge.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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