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Braccetto non più prioritario
—Al contrario, per il ruolo di “braccetto mancino” - al netto del fatto che Buchanan tornerà a fine ottobre, bruciando i tempi rispetto a quanto inizialmente previsto - oltre ai soliti noti alle spalle di Bastoni (Acerbi, Carlos Augusto, Darmian e, all’occorrenza pure Dimarco: tutti già ampiamente testati in quel ruolo) Inzaghi sta provando con costanza in allenamento Bisseck e, da quanto filtra, pure con buone risposte tanto che non ci sarebbe da stupirsi di vederlo piazzato lì in uno degli ultimi test prima dell’inizio del campionato.
Occhio a Pinamonti
—[...] C’è da aspettarsi che l’Inter sia alquanto vigile sulle possibili occasioni che può offrire il mercato nella sua fase finale, compreso quel Pinamonti che finora è sempre stato scartato. Svanito Bonazzoli, è l’unico attaccante di livello che può essere aggiunto alla lista Uefa senza bisogno di toglierne altri ed è in uscita dal Sassuolo: anche per risparmiare sull’ingaggio (2,4 milioni), potrebbe aprirsi la strada di un prestito. Le controindicazioni sono date dal ruolo (sarebbe un’altra prima punta) e dal fatto che Pinamonti voglia giocare mentre all’Inter rischierebbe di vivere ai margini.
Nodi da sciogliere
—Il primo nodo che devono comunque sciogliere Marotta, Ausilio e Baccin è legato alle uscite. Va trovata squadra a Correa (a un anno dalla scadenza, un’impresa), sistemato Satriano (che con il no al Brest ha congelato un introito da 6 milioni più bonus) e va convinto Arnautovic a iniziare a guardarsi intorno. L’austriaco (ko per un problema muscolare: oggi esami) ha ricevuto offerte dalla Turchia e le ha sempre respinte: ma il mercato, nelle ultime settimane, può sempre riservare sorprese. Per quanto riguarda il braccetto, in cima ai pensieri di Ausilio e Baccin c’è sempre Yarek Gasiorowski, talento cristallino che però il Valencia valuta non meno di 15 milioni. Il giocatore piace tantissimo ma, a ora, la pezza va messa in attacco", si legge sul quotidiano.
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