LEGGI ANCHE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
primo piano
Getty
Ieri è stata una giornata in cui, nella sede dell'Inter di Viale della Liberazione a Milano, si respirava rabbia. Da Zhang a Marotta e Ausilio e a tutto lo staff, tutti hanno definito quella di Romelu Lukaku una vera e propria pugnalata. Scrive la Gazzetta dello Sport:
"Dopo la telefonata funesta, ieri è stata una mattina di rabbia trattenuta a fatica e di riflessioni in viale della Liberazione. L’intero management ha poi votato unanime: dal presidente Zhang passando per l’a.d. Marotta fino ad Ausilio, tutti hanno considerato inaccettabile il doppio gioco subito. Dalla stessa mano con cui era stato stretto un patto d’onore è arrivata, infatti, una pugnalata".
"Più in generale, per l’Inter sono venute meno le premesse stesse di un rapporto: fiducia reciproca, lealtà, trasparenza. Quando mancava solo l’ultimo ok per l’affare, Rom e Ledure sono infatti diventati sempre più sfuggenti, quasi irreperibili. Si sono arroccati in un lungo silenzio, avendo trovato molto tempo prima una sponda bianconera (con tanto di accordo per uno stipendio da 12,5 milioni)".
© RIPRODUZIONE RISERVATA