LEGGI ANCHE
Da quasi 32 anni si è scesi a poco più di 26,5, dirottando il nuovo corso spiccatamente verso una linea verde che si rispecchia ovviamente nelle operazioni condotte dalla società: si spende sul mercato soltanto per profili giovani, considerando anche possibili rivendite a prezzo maggiorato, e non si fanno investimenti a fondo perduto per gli ultratrentenni. Per quest’ultimi, infatti, si tratta unicamente in termini di giocatori svincolati oppure di operazioni a basso costo.
Mercato chiaro, gli obiettivi
—Qualora si concretizzassero i nomi più caldi del momento, a livello di nuovi over 30 l’Inter si ritroverebbe in rosa soltanto Cuadrado e Sommer mentre, rispetto alla passata stagione, oltre la stessa soglia di età non fanno più parte della rosa Dzeko, Brozovic, D’Ambrosio, Lukaku e Handanovic. Va di pari passo l’obiettivo dei dirigenti di rendere il nuovo progetto sostenibile a livello economico, dotando il club di un patrimonio in chiave futura e alleggerendo il monte ingaggi rispetto ai più pagati rispetto alla scorsa stagione.
Un esempio su tutti rimanda all’avvicendamento avvenuto a centrocampo, dove Brozovic incassava 7 milioni netti all’anno mentre Frattesi partirà da 2,8 milioni con tutta una carriera ancora davanti. Non secondario, inoltre, il fatto che la rosa acquisisca un’impronta sempre più azzurra: non solo i titolari della finale di Istanbul - Barella, Bastoni, Darmian, Dimarco e Acerbi -, ma anche lo stesso Frattesi e l’obiettivo principale in attacco, Scamacca. Così facendo, sulla carta, nella prossima stagione l’Inter potrebbe anche iniziare uno dei suoi match schierando in campo 7 italiani su 11, facendo felice anche il c.t. della Nazionale Roberto Mancini”, si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA