Il corteggiamento del Barcellona per Lautaro Martinez non accenna a placarsi e l'ultima mossa blaugrana va analizzata proprio in questa direzione. La cessione, possibile, di Semedo al City porterà liquidità (circa 40 mln) da utilizzare per provare un nuovo assalto all'Inter. Inter, che, adesso, non ha più fretta, nonostante il giocatore, secondo la Gazzetta dello Sport, abbia già detto sì al Barcellona. I motivi sono noti, ossia la possibilità di giocare con Messi e uno stipendio da doppia cifra. Ma tra Inter e Barça, l'accordo è lontano.
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Lautaro e il sì al Barça, l’Inter non cambia posizione. Ma c’è una variabile che apre a nuovi scenari
A riportarlo è La Gazzetta dello Sport
DATE E DISTANZA - Come ribadisce la Rosea, è bene cerchiare due date. La prima riguarda il 30 giugno, giorno entro il quale molti club dovranno sistemare il bilancio. L'Inter, dopo aver ceduto Icardi al PSG e messo a segno una plusvalenza, non ha fretta e pertanto può mostrare il pugno duro per Lautaro. L'altra data chiave è il 7 luglio, giorno della scadenza della clausola da 111 mln e dopo il quale il Barça potrà trattare con l'Inter sulla base di un altro prezzo. "Tra Inter e Barcellona oggi c’è una distanza molto ampia: i nerazzurri hanno rifiutato la proposta da 50 milioni di euro e due contropartite, il cash che vuole la società di Zhang è molto più elevato - 80/90 - ed è da escludere che a breve ci possano essere rilanci decisivi. Anche perché al momento non è interesse né del Barcellona, che pure ha in tasca il sì di Lautaro, e neppure dell’Inter, che sull’attaccante deve poter contare per una stagione che ricomincia, con tutti i rischi immaginabili del caso", spiega La Gazzetta dello Sport.
VARIABILE SOSTITUTO - Un altro tema che la Rosea sottolinea è legato al mancato sostituto, in ottica Inter, qualora andasse via Lautaro. L'Inter "non ha già un bloccato un attaccante che possa prendere con naturalezza l’eredità del Toro. E strategicamente non è neppure la migliore delle mosse muoversi per un acquisto dopo aver incassato. Perché il fatto di avere tanti soldi nel portafoglio rischia di essere un autogol in fase di trattativa. Tutti sarebbero a conoscenza delle potenzialità economiche dell’Inter, con il rischio concreto di prezzi di cartellini inflazionati. E allora servirà una buona dose di pazienza", chiosa il quotidiano che indica come Inter e Barcellona siano entrate nella fase 3 dell'affare, ossia quella dell'attesa.
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