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I costi dell'operazione
—E Vlahovic? Il serbo, pagato 80 milioni dalla Fiorentina e nell’ottica della vecchia dirigenza considerato un profilo vendibile ad almeno 140 milioni nel giro di due anni (i 10 gol in A nel 2022-23 non hanno aiutato...), ha capito di non essere più centrale nel progetto bianconero. Anche perché il suo stipendio crescerà da 7 a 12 milioni, come da scatti automatici previsti da contratto, e questo è un problema per le casse del club piemontese.
L’operazione Lukaku, invece, conviene eccome. Alla Continassa hanno fatto bene i conti: il decreto crescita garantisce sgravi fiscali sugli emolumenti per chi arriva dall’estero (dal 45% di tassazione sul reddito al 25%) e impegna a restare in Italia per almeno due anni; la fiscalizzazione di vantaggio per Lukaku, tra l’altro, può andare anche oltre il 2024 vista la presenza di un figlio a carico e la proprietà di un immobile residenziale nel Paese. L’ex Inter ha 7 anni in più del classe 2000, ma costerebbe quasi 35 milioni di euro in meno rispetto a Dusan nei prossimi tre anni considerando tutte le variabili in gioco. Un gruzzoletto consistente, impossibile da ignorare, che sposta gli equilibri. È quello che pure a Big Rom, del resto, riesce meglio di chiunque altro”, si legge.
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