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Biasin: “Inter, guai a banalizzare la sconfitta. Il mercato può aiutare, ecco dove”
Nel corso del suo editoriale per TMW, Fabrizio Biasin, giornalista, ha analizzato così il KO dell'Inter in finale di Supercoppa: "Il calcio non ammette la sconfitta, figuriamoci se arriva in una finale. Che tra le altre cose è un derby. E che stavi serenamente vincendo 2-0. Ecco, in quel caso… vien giù il castello. Fa niente se arrivi da mesi di ottimo calcio e risultati eccellenti, fa niente se hai appena vinto uno scudetto, fa niente tutto: ti tirano le pietre. Accade perché troppi tifosi sono fragili, molto più fragili delle squadre per cui fanno il tifo.
L’Inter sconfitta in Supercoppa non è una squadra fragile e reagirà, chi non si fida non l’ha osservata negli ultimi due anni. Di sicuro da questo ko può e deve trarre un insegnamento. Buttare via partite "vinte" è peccato mortale e quest’anno è già successo due volte: prima il 4-2/4-4 con la Juventus, ora il 2-0/2-3 con il Milan. I motivi? Multipli: un pizzico di presunzione, difficoltà nel gestire le energie, alternative che faticano a raggiungere il livello dei super-titolari, acciacchi vari, altro. I giorni delle critiche e degli attacchi (esagerati) ci faranno capire di che pasta è fatta la squadra campione d’Italia.
Arrivano 6 partite in 18 giorni e Inzaghi deve fare i conti con mezza squadra ammaccata. È un alibi? Giammai, solo un dato di fatto. E un altro dato di fatto è che la rosa nerazzurra non è affatto cosi abbondante come troppi vogliono far credere: i giocatori sono forti, ma un po’ su con l’età e costretti a giocare in sequenza serratissima. Morale: guai a banalizzare questo ko (il mercato può dare una mano, forse anche a centrocampo…), ma è vietato anche trasformarlo in un dramma, fattispecie tipica e insensata di ‘sti tempi bislacchi".
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