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Nelle scorse settimane, Tuttosport ha parlato dell’interesse del Torino per Marko Arnautovic. È in lista per l’attacco dopo l’infortunio di Duvan Zapata, ma non è l’unico nome sul taccuino dei dirigenti granata.
“Vagnati è tornato a muoversi per Beto, attaccante 26enne in possesso sia del passaporto della Guinea-Bissau (4 gettoni e un gol in nazionale) sia di quello portoghese. Beto è ancora e sempre ai margini nell’Everton: 10 presenze in Premier di cui una sola da titolare (appena 197’ in campo, con un gol segnato). È un pivot alto un metro e 94 con caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche assimilabili a quelle di Zapata (un metro e 88, Duvan). Inoltre conosce già la nostra lingua e il campionato italiano: per un biennio ha giocato a Udine sino all’estate del 2023, segnando 11 e poi 10 reti nei due campionati disputati (28 e 33 presenze). La sua insoddisfazione, le sue qualità di bomber già riconosciute in A, la sua disponibilità a tornare in Italia e pure la sua età lo hanno reso tanto per Vanoli quanto per Vagnati la prima scelta nel ventaglio di profili valutati, sondati, trattati.
L’interista 35enne Arnautovic (riserva conclamata a Milano e in scadenza di contratto) possiede le stigmate di alternativa: il problema è convincerlo a lasciare la comodissima tana di un club in lotta sia per lo scudetto sia per la Champions, con tutto quel che significa anche in termini di premi, in aggiunta a uno stipendio da 3,5 milioni netti. Per agganciarlo occorrerebbe offrirgli un super ingaggio fuori da tutte le medie granata per almeno 18 mesi (e nell’aprile del 2026 l’austriaco compirà 37 anni).
Arnautovic, nel contempo, si è messo in testa la possibilità di intascare un contratto plurimilionario a luglio in Arabia o negli Usa, quando si libererà a parametro. L’unico assist ricevuto da Vagnati, a oggi? L’Inter si è detta disposta a regalarlo”, si legge.
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