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Mercato Inter, David ha le idee chiare: “Vorrei giocare nel Barcellona. Quando…”

Gianni Pampinella Redattore 
In una lunga intervista a The Athletic, l'attaccante canadese ammette di aver sempre sognato di giocare per il Barcellona

Una delle necessità dell'Inter in vista della prossima stagione, è sicuramente quella di rinforzare l'attacco. Tra i nomi sondati dal club nerazzurro c'è sicuramente quello di Jonathan David. L'attaccante canadese è in scadenza col Lille e la concorrenza è agguerrita. Intervistato da The Athletic, David ha parlato anche del suo futuro. "È sempre bello segnare contro grandi club. Ma per me ogni gol è importante. Dall'esterno, significa molto di più. Potrei segnare una tripletta nel weekend contro il Le Havre, ma segno un gol contro il Real Madrid e tra due, tre settimane, quello sarà il gol di cui la gente parlerà".

"Le cose vanno bene in questo momento perché sto segnando gol. Ma è il miglior calcio che abbia mai giocato nella mia vita? Probabilmente no. Per me, è stato il mio secondo anno in Belgio. Quella è stata la stagione della mia vita. Posso adattarmi a molti sistemi; ho giocato con due (attaccanti), come unica punta. Ma avere quella libertà di muovermi, di essere un po' ovunque sarebbe preferibile. In questo senso, posso distogliere l'attenzione da me e trovare lo spazio per fare la differenza".

"Andare in un club a metà stagione non è mai facile. Non è come l'inizio di una stagione in cui hai una pre-season, impari a conoscere i tuoi compagni di squadra, hai tempo per conoscerli. A gennaio, le cose sono molto frenetiche, è più dura".

L'unica squadra per cui vuole apertamente giocare? Il Barcellona. "È sempre stata la squadra che ho tifato. Quando cresci tifando una squadra, il tuo sogno è giocare per loro. Alcuni potrebbero dire, 'Oh, resta al Lille, questo è un declassamento, non sta migliorando'. Ma per me, ci sono sempre opportunità per migliorare. Dal punto di vista del gioco aereo, posso migliorare. Portare quel colpo di testa in porta e segnare. Posso mettermi in buone posizioni e vincere colpi di testa, ma il tocco finale, mi manca ancora. Con le spalle alla porta, posso anche migliorare".


(The Athletic)