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Oaktree vuole acquisti giovani: “Ma potrebbe fare un’eccezione per questo colpo a zero”

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Come noto, Oaktree, dallo scorso maggio proprietaria dell'Inter, ha cambiato la visione del club rispetto agli acquisti sul mercato
Marco Macca Redattore 

Come noto, Oaktree, dallo scorso maggio proprietaria dell'Inter, ha cambiato la visione del club rispetto agli acquisti sul mercato. Non più colpi 'stagionati' a parametro zero, ma acquisto di giovani talentuosi che possano rappresentare un investimento per il futuro. Ciò non toglie, comunque, che ci possano essere delle eccezioni. Come nel caso di Tah, in scadenza di contratto con il Bayer Leverkusen. Scrive la Gazzetta dello Sport:

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"Il centralone di Xabi Alonso e della nazionale tedesca, 195 centimetri e oltre 100 chili, non rinnoverà il contratto in scadenza e si libererà a zero: la decisione è presa da tempo, è pronto a firmare per il miglior offerente tra le big d’Europa. Nato ad Amburgo da genitori ivoriani, si è trasferito in Renania nel 2015 e c’è da capirlo: dopo dieci anni ha deciso di cambiare aria e fare un passo oltre in carriera. Tah è proprio quel genere di cacciagione che in questi anni ha ingolosito l’Inter, peraltro interessata a dare una rinfrescata al reparto difensivo la prossima estate. Qualcosa, però, in viale della Liberazione è cambiato da quando al timone c’è Oaktree: il rastrellamento dei parametri zero, che permette di non spendere per costosi cartellini ma impone spesso alte spese per gli stipendi, non è più una via prioritaria da seguire".


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"I nerazzurri hanno costruito le proprie fortune in questa epoca anche e soprattutto con chirurgici colpi di giocatori in scadenza – prima dell’ultima coppia Zielinski-Taremi, brilla l’operazione Mkhitaryan -, mentre in questa nuova era verranno privilegiati invece gli investimenti mirati sui giovani di talento: si pagherà, sì, qualcosa per acquistarli a titolo definitivo, ma gli ingaggi potranno essere così “raffreddati”. Ciò non toglie che il caso di Tah sia differente a tanti altri, e non solo per il valore internazionale del difensore. Qui è l’età a fare la differenza: ha 28 anni, non è di primo pelo, ma il meglio è ancora davanti a lui. Insomma, non ci sarebbero ostacoli di principio per portare avanti l’operazione Tah, tutt’altro che semplice però, vista la concorrenza larga e danarosa: il Barcellona pare al momento un pelo avanti a tutti".

(Fonte: Gazzetta.it)