Certo, con i prezzi del mercato odierno non puoi certo fare operazioni stratosferiche, ma l’Inter ha dimostrato di sapersi muovere in questo senso, e del resto è come bisogna stare al mondo se non hai il grande proprietario alle spalle pronto a metterci un sacco di soldi. Diciamo che sarà un budget che potrà consentire un paio di acquisti molto buoni, o uno molto buono e altri tre discreti in prospettiva. Nico Paz, Nico Paz, tutti chiedono Nico Paz. Ma l’Inter non ha il coltello dalla parte del manico. Sì il giocatore è già convinto a venire, ma è il meno. Il Real Madrid può riscattarlo a 9 milioni quest’anno, a 10 milioni il prossimo anno, o a 11 nel 2027. E il Como non ha alcun diritto di controriscatto. Poi il Real Madrid può decidere di lasciar fare al Como, e incassare il 50% di una futura rivendita. Che è giustamente quantificabile in 35 milioni, al momento.
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Il problema per l’Inter però è che il Como è la proprietà meno convincibile con il denaro in Italia. Letteralmente, nessuno in Serie A è ricco quanto il Como. Nemmeno la Juventus. Hanno solo deciso di spendere gradualmente. Ma una neopromossa che dopo 6 mesi di Serie A si può permettere in leggerezza di offrire 40 milioni al Milan per Theo Hernandez, e 6 milioni di ingaggio, pensate a quale potenziale da esprimere abbia. Dunque la strada verso Nico Paz per l’Inter è irta e sfavorevole. Sta facendo tutti i passi diplomatici giusti, ma non è detto che siano sufficienti. Bisognerà convincere il Real Madrid (ed in sé è difficile, visto che potrebbe anche convincersi ma applicando un diritto di riacquisto), e anche e non secondariamente il Como. E se il Real Madrid si farà convincere, a quel punto il Como direbbe di sì solo ed esclusivamente per cortesia personale verso il giocatore.
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