In questo mercato di gennaio non ci si aspetta che l’Inter si muova. Si lavora già per la sessione estiva: ecco i dettagli
"Togli Calhanoglu e l’Inter resta nuda". Apre così, senza giri di parole, Repubblica, nella sua analisi del momento dell'Inter dopo la sconfitta dolorosa in Supercoppa contro il Milan. Si legge sul quotidiano: "Uscito il turco al 35’ del primo tempo, per un dolore all’adduttore della gamba destra, i nerazzurri non hanno smesso di giocare. Anzi, hanno segnato due gol. Ma quando si è trattato di difendere, si sono trovati scoperti. E ora i tifosi si chiedono come farà la squadra in primavera, quando ci si giocheranno davvero campionato, Champions e Coppa Italia. Asllani a Riad ha combinato disastri. Ha toccato una cinquantina di palloni, mandandoli quasi tutti a destinazione. Ma non è quello il punto. Ha perso la palla da cui è nata la punizione di Theo, che ha permesso al Milan di segnare il suo primo gol, e si è lasciato scappare Leao sul 3-2. E così l’Inter, dopo cinque partite a rete inviolata, in una sola sera ha preso tre reti.
Se ha tenuto Asllani è anche perché, in emergenza, in regia possono giocare tanto Barella — ma significa rinunciare alla miglior mezzala del campionato — o Zielinski, che davanti alla difesa fa il suo ma non brilla. La non fungibilità di Çalhanoglu e Asllani è il caso più evidente di una rosa in cui, nonostante la qualità generale, alcuni giocatori non hanno un loro doppio. Quando tutto gira alla perfezione, la differenza tecnica fra titolari e riserve sfuma, ma basta una serata storta e i valori vengono a galla. Taremi, pur ottimo all’Al-Awwal Park contro il Milan, non vale Thuram.