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"Il mercato è quel che certamente stuzzica di più l’interesse. Nascerà un’Inter diversa. La ricerca inevitabile dell’abbassamento del costo del lavoro andrà di pari passo con gli investimenti, che ora l’area sportiva può permettersi di prevedere. Traduzione: l’Inter tornerà a spendere con maggiore decisione per i cartellini. Non sarà stupefacente investire 20-25 milioni per un calciatore e non necessariamente a questa spesa dovrà corrispondere un introito simile, come accaduto per intendersi nell’estate 2023. Scendendo nel pratico: meno parametri zero che sono sinonimo (anche) di costi elevati, ma più spazio a talenti che hanno un ingaggio inferiore e che in termini di patrimonializzazione hanno un valore e una prospettiva maggiore. Quando si parla di talenti, non si deve immaginare la scommessa, ma un ragazzo che ha già dimostrato almeno parte del suo valore. Volendo sintetizzarla, siamo più nell’ambito della ricerca di un altro Lautaro (che infatti fu pagato 25 milioni, nel 2018) che di un Palacios", scrive La Gazzetta dello Sport.
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