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"L’Inter ha chiuso da giorni con l’Independiente, unico interlocutore dei nerazzurri, un accordo da 6,5 milioni più bonus. Quando tutto sembrava pronto per firma, foto di rito e prime dichiarazioni di Palacios da neointerista, però, a parlare è stato Daniel Vila, presidente del Rivadavia: «Oggi (ieri, ndr ) si definisce l’affare Palacios. E si capirà se andrà all’Inter o tornerà all’Independiente». Attenzione, però: il dirigente del club argentino parla di definizione dell’affare, ma i termini sono squisitamente burocratici. Perché Palacios, nel suo Paese, era un giocatore sospeso tra due squadre: il Talleres, proprietario del cartellino, e l’Independiente Rivadavia appunto, club nel quale il 21enne ha giocato in prestito in questa stagione. L’Independiente vanta un diritto di riscatto, ed è proprio nell’esercizio dell’opzione da parte del club di Mendoza che è sorto il problema. Per questo la palla adesso è passata tra le mani della federazione argentina, che dovrà assegnare il cartellino a uno dei due club, liberando così la strada alla chiusura definitiva dell’operazione con l’Inter (Independiente e Talleres hanno già trovato l’intesa per dividersi l’incasso). In un quadro di questo tipo, il presidente Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno le mani legate. Possono solo aspettare che il nodo venga sciolto al più presto e proprio per questo l’Inter è in contatto costante con i rappresentanti della federcalcio argentina", aggiunge il quotidiano.
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