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Palacios, firma rimandata: ultimo intoppo burocratico. Inter attende, palla alla Federazione
L'Inter avrà presto un nuovo difensore. Con Palacios è tutto definito, c'è da risolvere un ultimo dettaglio burocratico prima che l'argentino possa firmare il contratto. C'è ottimismo per chiuder eil prima possibile, serve il via libera dall'Argentina.
"Il centralone argentino è sbarcato a Milano domenica, ha completato le visite mediche lunedì, ma se ne sta ancora chiuso in hotel, come sospeso in una bolla di sapone. Niente allenamenti alla Pinetina, niente strette di mano con Inzaghi e niente, soprattutto, firma sul contratto che dovrebbe legarlo all’Inter per i prossimi cinque anni. L’autografo continua a slittare, e non è da escludere che l’attesa si protragga di altre ventiquattr’ore. Manca un ultimo via libera, e l’Inter ora guarda all’altra parte dell’oceano. Perché è dall’Argentina, tra gli uffici dell’Independiente Rivadavia, del Talleres e della federcalcio albiceleste che deve arrivare la stura a un affare che sembrava chiuso ma chiuso ancora non è. L’Inter lo sa bene e aspetta con fiducia: anche se il tempo comincia a stringere, in viale della Liberazione sono convinti che il nodo si scioglierà a breve", spiega La Gazzetta dello Sport.
"L’Inter ha chiuso da giorni con l’Independiente, unico interlocutore dei nerazzurri, un accordo da 6,5 milioni più bonus. Quando tutto sembrava pronto per firma, foto di rito e prime dichiarazioni di Palacios da neointerista, però, a parlare è stato Daniel Vila, presidente del Rivadavia: «Oggi (ieri, ndr ) si definisce l’affare Palacios. E si capirà se andrà all’Inter o tornerà all’Independiente». Attenzione, però: il dirigente del club argentino parla di definizione dell’affare, ma i termini sono squisitamente burocratici. Perché Palacios, nel suo Paese, era un giocatore sospeso tra due squadre: il Talleres, proprietario del cartellino, e l’Independiente Rivadavia appunto, club nel quale il 21enne ha giocato in prestito in questa stagione. L’Independiente vanta un diritto di riscatto, ed è proprio nell’esercizio dell’opzione da parte del club di Mendoza che è sorto il problema. Per questo la palla adesso è passata tra le mani della federazione argentina, che dovrà assegnare il cartellino a uno dei due club, liberando così la strada alla chiusura definitiva dell’operazione con l’Inter (Independiente e Talleres hanno già trovato l’intesa per dividersi l’incasso). In un quadro di questo tipo, il presidente Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno le mani legate. Possono solo aspettare che il nodo venga sciolto al più presto e proprio per questo l’Inter è in contatto costante con i rappresentanti della federcalcio argentina", aggiunge il quotidiano.
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