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Ecco chi è Palacios, il gigante che ha stregato l’Inter: dal no al Boca all’infanzia da 9

Alessandro Cosattini Redattore 
L’Inter studia l’offerta giusta per acquistare Tomas Palacios: ecco chi è il gigante che ha stregato i dirigenti nerazzurri

L’Inter studia l’offerta giusta per Tomas Palacios. Il club nerazzurro è in contatto con il Talleres per evitare il passaggio burocratico dell'eventuale riscatto da parte dell'Independiente Rivadavia che al momento ha il diritto di riscattare il 50% del cartellino per 2 milioni con il restante 50% da poter esercitare tra un anno per altri 2 milioni. Valutazioni in corso, si lavora su cifre e percentuale sulla futura rivendita. Il giocatore piace anche in Bundesliga, ma vorrebbe vestire la maglia nerazzurra. Ma chi è Palacios?

Per Oaktree, è il profilo ideale, quel colpo ‘alla Bisseck’ a cui stanno lavorando da settimane ormai i dirigenti nerazzurro dopo l’infortunio di Buchanan. In Primera argentina ha stupito per prestanza fisica (è alto un metro e 96), maturità tattica e visione di gioco. Questo il focus di Gazzetta sul giocatore:

Tomas non diventa subito un General della difesa, anzi. Lo vedono bene da centravanti, anche perché la dea dell'altezza (è 1.96) lo bacia in piena fronte fin da piccolo: di testa è una sentenza. Si accorgono che c'è anche materia grigia e che uno così può far comodo da altre parti: arretra a centrocampo, un misto fra interdizione e geometria. Il piede convince, ma Palacios è ancora oggetto di esperimenti. Così, appena mette piede nel settore giovanile del Talleres, lo lanciano come difensore: bingo.

Ciò che ha acceso la curiosità degli scout dell'Inter è un sinistro da palato fine. Nella trafila di Palacios con la squadra riserve del Talleres, da cui si è definitivamente congedato un anno fa, spiccano infatti un paio di firme d'autore sul tabellino. […] Intelligenza, tecnica, rapidità di pensiero. Palacios accende il mercato argentino e le fantasie dell'Independiente Rivadavia che lo prende in prestito dal Talleres per dargli continuità. E qua le antenne dell'Inter captano il segnale in pieno: Tomas gioca da braccetto sinistro nel 5-3-2 dei neopromossi in Primera. Sa proporsi come regista arretrato e sventaglia volentieri col mancino. Una mezza rarità, per i bassifondi della classifica argentina: il Boca Juniors ci ha già messo gli occhi, l'Independiente, dopo poco più di 10 presenze del classe 2003, ha già reso noto che a fine anno eserciterà il diritto di riscatto di un milione e mezzo.


Sempre che l'Inter non arrivi prima: Palacios potrebbe ricoprire il ruolo di vice-Bastoni e rinnovare la tradizione argentina dei difensori in maglia nerazzurra. Nella sua testa c'è un ricco mix di concetti tattici: "Quando sono vicino alla porta avversaria penso a quando, da piccolo, giocavo centravanti. Mi aiuta a prendere la decisione giusta". La mente comunque è rimasta fredda nel momento più emozionante, quello del debutto in prima squadra allo stadio Kempes, con la maglia del Talleres: "Mi è entrato del nervosismo solo quando ha fischiato l'arbitro. Ma i 50mila che erano sugli spalti neanche li ho sentiti". A San Siro sono di più, ma è già un buon inizio”, si legge.