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Pedullà: “Chiesa-Frattesi? Scambio non sta né in cielo né in terra. L’Inter…”

Matteo Pifferi Redattore 
Alfredo Pedullà, intervenuto su Sportitalia.it, ha fatto il punto della situazione su Federico Chiesa, sempre più lontano dalla Juve

Nei giorni scorsi Tuttosport ha parlato di un possibile scambio, con conguaglio a favore dell'Inter, che vedrebbe coinvolti Federico Chiesa da un lato e Davide Frattesi dall'altro. Un'operazione, come appurato anche da Fcinter1908.it, che non trova conferme per diversi motivi.

Alfredo Pedullà, su Sportitalia.it, interviene così:

"Federico Chiesa è un bravo ragazzo, ma guadagna una tombola (5 milioni a stagione) e non ha giustificato l’investimento fatto in tempi non sospetti per portarlo alla Juventus. Quando spendi circa 60 milioni e gli dai tutti quei soldi di stipendio, come minimo ti aspetti che faccia la differenza con 13-15 gol e 10 assist a stagione. Certo, nessuno può dimenticare il grave infortunio e i contrattempi vari che hanno minato il suo rendimento. Ma non è che prima quei 60 milioni siano stati giustificati, anzi. Adesso che manca poco alla scadenza non si può pensare di chiedere 30 milioni, neanche 25 e probabilmente neanche 20. Bisogna confidare che arrivi una proposta di gradimento, che Chiesa entri in uno scambio, che non decida di andarsene a zero ascoltando le sirene in servizio permanente effettivo. Marotta compreso. Non possiamo escluderlo. Lo scambio con Frattesi non sta in cielo e neanche in terra, l’Inter valuta il suo centrocampista 60 milioni e non risolverebbe un problema a una diretta concorrente"

"Anche perché Frattesi, da sempre considerato incedibile malgrado il suo legittimo desiderio di giocare di più, andrebbe poi sostituito. Quindi, non è aria. Lo scambio con il Napoli (Chiesa da Conte, Raspadori da Motta) sarebbe quello più logico, chiaramente con conguaglio a favore di De Laurentiis. La Roma? Lo aveva cercato e l’operazione sarebbe andata in porto soltanto se lui avesse detto sì. La stessa Roma che un altro regalino (leggi esterno sinistro offensivo) vorrebbe farselo, dipende dalle condizioni e la ricerca può continuare con calma altrove. Ma bisogna soprattutto vedere e capire cosa frullerà per la testa di Federico che, sulla carta, non potrebbe permettersi di restare un anno fermo. Sarebbe molto più deleterio di un mega ingaggio a zero, proprio perché è reduce da un momento difficile con lunghi parcheggi in infermeria. Ma le scelte sono le sue e in ogni caso andranno rispettate".