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Pedullà: “Dybala-Inter, era bloccato da mesi: errore imperdonabile. E semplice morale”

Alessandro Cosattini

Nel suo editoriale su sportitalia.com, l’esperto di mercato Alfredo Pedullà è tornato così sulla trattativa estiva tra Paulo Dybala e l’Inter

Nel suo editoriale su sportitalia.com, l’esperto di mercato Alfredo Pedullà è tornato così sulla trattativa estiva tra Paulo Dybala e l’Inter:

Paulo Dybala è una Joya soltanto per chi ce l’ha. La Roma. Gli altri, nessuno si offenda, è bene che si mettano la mano sulla coscienza, hanno perso un’occasione più unica che rara. La Juve, che l’aveva in casa, e ha cominciato a giocare senza un criterio sul rinnovo del contratto in scadenza, per poi liberarlo come se si trattasse di banale bigiotteria e non di altissima gioielleria. Autogol degno del mitico Communardo Niccolai per una motivazione indiscutibile: perdere Dybala a zero è uno degli strafalcioni più gravi degli ultimi 25 anni di calciomercato.

Retroscena Inter

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Non ha fatto meglio l’Inter che l’ha bloccato per mesi e mesi, ha organizzato summit alla luce del sole, ha detto in modo chiaro che lo avrebbe voluto regalare a Simone Inzaghi. Poi è arrivato Lukaku in prestito e c’è stata una mezza frenata. Invece, bisognava spingere di più e chiudere l’operazione, pensando all’età dell’ineccepibile Dzeko e al rendimento non esaltante di Correa costato oltre 30 milioni. Dybala sarebbe stato l’investimento a prescindere, il quadro da appendere - ben incorniciato - sul muro a prescindere dalla presenza di Van Gogh e Modigliani. Niente da fare, errore imperdonabile. Cosa vi siete persi: il discorso vale per chi, il Milan, ragiona sempre sugli investimenti in prospettiva e possiamo anche trovarci d’accordo perché il futuro è sempre dei giovani di talento. Ma ci sono le eccezioni, sempre, e un Dybala da srotolare per la Champions rossonera sarebbe stato un colpo magistrale. Nulla. Cosa vi siete persi.

Morale semplice

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Quindi, la morale è semplice: complimenti alla Roma che ha saputo aspettare, pur non essendo - è la verità - in cima alla lista dei desideri di Paulo. Ma chi ha pazienza e corteggia in silenzio, sapendo di poter ricevere un due di picche, gode due volte quando sbaraglia gli altri pretendenti. Ora è normale che la Roma lavori per un contratto più lungo, con un ingaggio più alto, magari togliendo la clausola da 20 milioni”, si legge.