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Lo scambio Sanchez-Dzeko sembrava potesse andare in porto, nonostante già in partenza risultavano esserci evidenti problemi di natura economica a interporsi. Ma la giornata di ieri ha praticamente interrotto ogni speranza circa la buona riuscita dell'affare. "Lo scambio Dzeko-Sanchez è fallito sul nascere o appena qualche metro più in là, perché qualche passo era stato fatto/immaginato più lungo della gamba. O magari anche solo perché certe dinamiche non erano e non sono ancora del tutto chiare a qualche protagonista della vicenda. Fine della fiera: ognuno rimane con il suo attaccante", commenta infatti La Gazzetta dello Sport.
CASI DA GESTIRE - L'affare è saltato per motivi prettamente economici e ora sia Roma che Inter dovranno gestire le due situazioni internamente: molto più pesante e grave quella del bosniaco, ormai un separato in casa. Il cileno, invece, reclama maggiore spazio di quello trovato finora e anche per questo avrebbe accettato di buon grado il trasferimento a Roma. "Nella notte tra giovedì e venerdì i due club avevano già verificato l’impossibilità di chiudere l’affare. Due le motivazioni. La prima di natura prettamente economica: i 4 milioni di differenza di ingaggio al lordo tra Dzeko e Sanchez non sarebbero stati semplici da colmare. Perché il club nerazzurro al momento non può portare a termine alcuna operazione che preveda un incremento del monte ingaggi, fosse anche di un euro solamente", aggiunge poi la Rosea, che ammette come l'inserimento di Pinamonti o Radu non è stato ritenuto possibile da entrambe. Un'altra motivazione, secondo il quotidiano, è invece legata alla reazione della città di Roma, non così entusiasta dello scambio e ciò - per La Gazzetta dello Sport - ha influito nell'interrompere la trattativa.
CONTE E IL DOPPIO MESSAGGIO - Conte avrebbe abbracciato volentieri Dzeko ma, durante la conferenza stampa pre-Benevento, ha lanciato un messaggio doppio, sia a Sanchez che all'Inter: " «Resteremo questi – ancora Conte – a meno che qualcuno non chieda di andare via: in questo caso, se la cosa potrà essere affrontata da parte dell’Inter, ovvero senza alcun esborso economico, sarà fatta. Altrimenti, è inutile fare fumo e creare instabilità. Abbiamo accettato di tutto (è di ieri il differimento degli stipendi di novembre e dicembre a maggio, ndr), ma non ammetto distrazioni o cose che possano minare la squadra». Trattasi di doppio messaggio, in direzione Sanchez e anche nei confronti del club: il tecnico avrebbe infatti preferito maggiore discrezione, in un momento così delicato della stagione", il giudizio de La Gazzetta dello Sport.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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