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L'Inter va, e riprende la sua marcia all'inseguimento del sogno scudetto. Dopo tre pareggi di fila (5 nelle ultime 7), i nerazzurri mettono da parte una vittoria importantissima, che permette a Conte e ai suoi di rispondere a tono ai successi di Juventus e Lazio. Merito di uno spirito di squadra d'acciaio, di una compattezza apparentemente inscalfibile, di un allenatore in grado di portare i suoi ragazzi a livelli di eccellenza, di una rosa ora decisamente più profonda. Ma anche e soprattutto di Romelu Lukaku, autore della doppietta che ha steso l'Udinese e vero leader di questa squadra. Un giocatore totale, in campo e fuori.
Perché, se in campo i suoi numeri diventano sempre più spaventosi, a partita non ancora iniziata non è sfuggito a nessuno il suo gesto d'incoraggiamento nei confronti di Esposito durante il riscaldamento. Un'ulteriore testimonianza di quanto il belga sia diventato un elemento imprescindibile non solo per gli schemi, ma anche per lo spogliatoio nerazzurro.
Una 'missione' (come la definisce la Gazzetta dello Sport), quella di Lukaku, appena all'inizio del percorso. Un percorso che ovviamente taglia fuori chi, a chilometri di distanza, deve ancora definire il suo futuro. Mauro Icardi, ora al Paris Saint-Germain, è più lontano che mai da questa Inter. E lo sarà senza ombra di dubbio anche nella prossima stagione. Perché, ormai da un anno, l'attaccante argentino non rientra più nei piani della società e dell'allenatore, che di comune accordo hanno deciso di iniziare una nuova era senza di lui (che, intanto, flirta con la Juventus). Insomma, a Udine è arrivata la sentenza: l'Inter è nelle mani di Romelu Lukaku, vero leader ed esempio positivo per tutto l'ambiente. Per altri 'numeri 9' non c'è posto nel 2020-21.
"Insomma, viaggiare con Lukaku è garanzia di successo. Leader in campo e negli spogliatoi, esempio per i più giovani e sempre più idolo dei tifosi. Il mondo nerazzurro è ai piedi di Lukaku. Lui sorride, non si scompone: la sua missione è soltanto all’inizio", scrive la Gazzetta dello Sport.
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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