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Anche ieri a San Siro, i tifosi dell’Inter hanno mostrato a Milan Skriniar tutto il loro affetto. Dopo lo striscione di Monza, a sorpresa, ieri ne è stato esposto un altro. La Curva Nord si è esposta pro rinnovo dell’attuale capitano nerazzurro, ora è davvero tutto nelle sue mani. Il duo Marotta-Ausilio ha presentato l’offerta contrattuale nerazzurra e attende una risposta. Ecco quanto evidenziato da La Repubblica su Skriniar:
“Implorare un giocatore di restare nella tua squadra, per sei milioni e mezzo netti a stagione, con la promessa di farne il capitano a vita. Questa è la situazione attuale dei tifosi dell'Inter, specchio e miniatura dell'intera Serie A. Gli ultrà nerazzurri durante la partita col Parma, come già in trasferta a Monza, hanno esposto striscioni e scandito cori per convince Milan Skriniar a resistere alla tentazione di Parigi, dove lo attendono un sacco di soldi e promesse di gloria, bisogna capire quanto sincere. E in questo slancio d'amore disperato c'è tutta l'attuale condizione del nostro campionato, troppo povero di soldi e di tecnica (la prima cosa determina la seconda) per trattenere i campioni nel fiore degli anni.
Ma che le suppliche vengano rivolte al giocatore, perché non abbandoni la squadra a parametro zero, è una novità degli ultimi anni. "Ormai è normale nel calcio", ha detto l'ad nerazzurro Beppe Marotta. E ha ragione. E poi c'è Skriniar. La tentazione, ancor più dell'ingaggio, è il bonus alla firma che i club più ricchi del mondo possono permettersi di pagare ai calciatori. Per quanto riguarda il Psg, sembra che sia pronto a staccare al difensore un assegno da 12 milioni, a patto di non dovere versare un euro all'Inter. Un'offerta apertamente anti-rinnovo, quindi. Che fare quindi? Scegliere di diventare novello Javier Zanetti, capitano prima e magari dirigente poi, o andare a prendere più soldi, in uno spogliatoio di supereroi? "Non ci sono deadline", dice Marotta. Skriniar, come la bella delle fiabe, ha tempo per decidere. E per questo i tifosi gli cantano la serenata, nella speranza che Milan non scelga Paris”, si legge.
(Fonte: La Repubblica)
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