"Ernesto Valverde ha sempre apprezzato le elettriche qualità di Arturo Vidal che tanto piacciono anche ad Antonio Conte. Non lo fa giocare quanto vorrebbe il cileno, però quando le cose vanno male è la prima faccia che cerca girandosi verso la panchina. Perché anche se i puristi del tiqui-taka storcono il pretenzioso naso quando vedono la cresta del Rey Arturo ballare il pogo punk agitando le partite, Valverde sa che quella danza selvaggia è unica nella sua rosa ed è proprio ciò di cui ha bisogno il Barcellona di questi tempi difficili". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito ad Arturo Vidal, decisivo anche ieri nel derby pareggiato dal Barcellona contro l'Espanyol. Subentrato nella ripresa a Rakitic, l'ex Juve ha cambiato la partita non solo con il colpo di testa del momentaneo 2-1. Grinta e tante altre giocate che hanno risvegliato i blaugrana, sotto 1-0 all'intervallo contro l'ultima in classifica.
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VIDAL, CHE NUMERI! La Rosea, poi, evidenzia come anche le statistiche premino il cileno: "Alcuni appunti statistici sul cileno che danno l’idea della sua importanza: Vidal è al sesto gol in Liga, nonostante le misere 4 apparizioni da titolare. Più di lui hanno segnato solo i 3 attaccanti (Messi, Suarez e Griezmann) e tutti gli altri centrocampisti della rosa blaugrana insieme hanno fatto appena 4 reti. Vidal ha firmato i suoi 6 gol con 6 tiri totali nello specchio (più tre fuori): nessun portiere è ancora riuscito a fermare una sua conclusione. La prestazione di Vidal ovviamente rinforza il pensiero di Valverde che venerdì ha detto di non prevedere altre partenze tra i suoi giocatori dopo quella di Aleñá, prestato al Betis. Vidal e l’Inter hanno altre idee, e il mese di gennaio è ancora lungo", chiosa la Gazzetta.
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