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Da Conte a Nainggolan e il Covid: cosa c’è dietro il rosso di 245 mln dell’Inter

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Dove nasce il rosso di oltre 245 milioni dell'Inter? Calcio e Finanza fa chiarezza sulla situazione economica nerazzurra

Alessandro Cosattini

Cosa c’è dietro il rosso di 245,6 milioni di euro dell’Inter? Sono tanti i fattori che hanno contribuito alla perdita (è record nella storia del calcio italiano) a bilancio dei nerazzurri. Il CdA ha approvato oggi i conti dell’esercizio chiuso lo scorso 30 giugno 2021 e Calcio e Finanza ha fatto chiarezza sulle cifre del bilancio interista. Ricordiamo che gli addii di Achraf Hakimi e Romelu Lukaku porteranno una plusvalenza da circa 60/70 milioni di euro nel prossimo bilancio e non in quello approvato oggi.

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Ecco quanto evidenziato da calcioefinanza.it.

La crescita di circa 140 milioni del rosso nell’ultimo bilancio è legata in gran parte alla pandemia, con un impatto per 110 milioni. Nel dettaglio, la chiusura degli stadi ha avuto un impatto sulla perdita pari a circa 70 milioni (tra botteghino, hospitality e indotto legato allo stadio), con ulteriori 40 milioni legati invece a quelle che il club nerazzurro definisce  “riduzioni contrattuali degli sponsor”, ovverosia la scontistica che la società ha dovuto concedere ai brand sponsor per l’impossibilità di erogare benefit e rispettare i contratti, ad esempio per quanto riguarda gli eventi da organizzare e impossibili da realizzare a causa della pandemia”, si legge.

Hanno influito anche l’addio di Antonio Conte, in particolare la buonuscita ottenuta dall’ex allenatore nerazzurro in estate, e le situazioni di Radja Nainggolan e Joao Mario, ‘svalutati’ dal club dopo i numerosi prestiti delle precedenti stagioni. Lo ha evidenziato sempre il noto sito nella dettagliata analisi sui conti nerazzurri.

L’altro fattore più importante che ha portato alla crescita del rosso a bilancio è legato invece alla parte sportiva, con un impatto da complessivi circa 30 milioni di euro. Una cifra riferita per circa 15 milioni alla buonuscita corrisposta ad Antonio Conte e ai suoi collaboratori, inserita interamente nel bilancio al 30 giugno 2021, e per altri 15 milioni circa alle svalutazioni del valore di alcuni calciatori, ovverosia Radja Nainggolan e Joao Mario, con cui l’Inter ha risolto il contratto dopo il 30 giugno. Inoltre, il calo delle cifre sul calciomercato a livello non solo italiano ma internazionale ha avuto un impatto anche sul tema plusvalenze”, si legge.

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Il sito si proietta poi sul prossimo bilancio, partendo dalle importanti cessioni di Lukaku e Hakimi di cui abbiamo parlato in apertura.

[...] Complessivamente, nelle ultime tre stagioni l’Inter ha realizzato cessioni per un valore pari a circa 230 milioni di euro, utili per dare ossigeno al club in termini di esigenze di cassa. Inoltre, un impatto significativo sull’esercizio 2021/22 arriverà dall’upgrade delle sponsorizzazioni legate alla maglia per circa 35 milioni (passate da circa 13 a circa 47 milioni) dopo gli accordi con Socios, DigitalBits e Lenovo, oltre a quanto generato dalla riapertura degli stadi.

La “politica di riequilibrio” fatta partire dalla società avrà quindi un impatto sulla riduzione della perdita a bilancio: l’obiettivo per il 2021/22 è quello di tornare sulle cifre della stagione 2019/20, con un rosso intorno ai -100 milioni di euro”, conclude l’analisi.

(Fonte: Calcio e Finanza)

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