Tra i protagonisti del successo dell'Inter sul campo del Viktoria Plzen c'è anche Francesco Acerbi: l'ex difensore della Lazio, al suo esordio con la maglia nerazzurra, ha subito dimostrato le sue qualità difensive, le sue doti di leadership e la sua esperienza. Tutte qualità che potranno rivelarsi molto importanti per la formazione interista, a maggior ragione in un periodo ricco di impegni come sarà da qui fino al Mondiale. Un impatto immediato, che di sicuro non avrà sorpreso Inzaghi: dopotutto è stato lo stesso tecnico dell'Inter, considerata l'impossibilità di andare su altri profili, a indicare uno dei suoi fedelissimi nella Capitale, consapevole di quello che potesse dare in campo e nello spogliatoio.
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Acerbi, esordio convincente e messaggio a de Vrij: per l’Inter è più di una riserva
Più di una riserva
Arrivato all'Inter allo scadere del mercato (nonostante il parere fortemente contrario di buona parte dei tifosi nerazzurri), Acerbi non è di certo venuto a Milano in vacanza, e lo ha ribadito anche ieri sera al termine della partita contro il Viktoria Plzen: "Non sono qui per fare la comparsa". La sensazione è che il difensore classe '88, nel corso della stagione, si rivelerà molto di più di una semplice riserva: sostituto di Ranocchia, ma solo sulla carta. La sua capacità di agire sia da centrale che da braccetto sinistro della retroguardia potrebbe garantirgli molto più chance di quelle concesse negli ultimi anni all'ex capitano interista. Il terzetto Skriniar-de Vrij-Bastoni non sarà più così intoccabile: una novità positiva che permette sia di alzare la concorrenza interna, sia di poter far rifiatare un titolarissimo quando necessario.
De Vrij, servono segnali
Chi a questo punto rischia di sedersi più spesso in panchina è Stefan de Vrij: l'olandese, miglior difensore della Serie A nel 2019/20, negli ultimi tempi è apparso in calo, e l'inizio di questa stagione non ha fatto altro che confermare tutto ciò. Sempre titolare in campionato, in Champions League ha giocato solamente 18 minuti contro il Bayern Monaco, mentre ieri sera si è limitato ad osservare i compagni da fuori. Non è un peccato pensare che Inzaghi possa fare a meno di lui con più serenità, complici un rendimento non più impeccabile, qualche acciacco di troppo e un Acerbi già pronto. Senza dimenticare quel contratto in scadenza nel giugno 2023 e non ancora rinnovato.
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