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Frank Kessié é tornato nei radar dell'Inter. L'ex calciatore del Milan è di nuovo nel mirino del direttore sportivo Piero Ausilio, che già in passato aveva pensato a lui per il centrocampo nerazzurro.
Dopo le indiscrezioni delle ultime ore, George Atangana, agente del centrocampista ivoriano del Barcellona, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.com, spiegando la situazione del classe 1996.
A Barcellona si sta così male come dicono?
"Franck non è mai stato felice come lo è adesso. Ha raggiunto un obiettivo che per molti calciatori rimane solo un sogno, cioè quello di giocare per il Barcellona e sfido chiunque a dire il contrario".
Anche se non ha visto molto il campo?
"Niente che non avessimo già previsto. È chiaro che con il tempo si aspetta di entrare sempre di più nei meccanismi, ma siamo arrivati in Spagna e qui la filosofia è diversa, Franck si sta adattando a un tipo di calcio nuovo per lui, che ha sempre giocato in un modo diverso. Ma non è certo questo che lo spaventa, anzi, questi sono tutti stimoli che fanno parte di un processo di crescita. È solo questione di tempo e siamo sereni perché l’unico aspetto fondamentale che ci riguarda è la considerazione che il club ha di Franck. A Barcellona sono tutti molto felici del calciatore e del professionista".
A Milano iniziano ad essere molti quelli che sostengono che Kessié sia pentito di essere andato via. Vi siete proposti in Italia?
"Quando leggo certe notizie ho sempre la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa di irrealistico… Franck non è un calciatore che si propone né in Italia né altrove, non ha mai dovuto farlo in carriera. Il Milan è venuto a chiamarci quando eravamo all’Atalanta e il Barcellona ha fatto altrettanto. E ci tengo a chiarire una volta per tutte che oggi non è in programma una partenza da Barcellona, di conseguenza anche il ritorno in Italia è poco concretizzabile".
Le dispiace che spesso di parli di lui in termini poco gentili?
"Da una parte posso capire la frustrazione di qualche tifoso, può sempre accadere quando va via uno dei giocatori più forti. Mentre non comprendo quelli che trattano il calcio per mestiere e che puntualmente scrivono o comunque diffondono notizie insensate e prive di fondamento su Kessié. Certo, ormai accade da tempo, ma è meglio che certe cose non diventino abitudine. Confesso che anche per noi è stata una separazione dolorosa, ma i matrimoni si fanno in due e a un certo punto non c’erano più i presupposti per andare avanti".
Franck ha nelle corde quel tipo di calcio che gli chiedono in Spagna?
"Si, altrimenti non ci avrebbero cercato e noi non saremmo andati. Franck è un calciatore moderno e in carriera ha già dimostrato di poter interpretare tutti i ruoli di centrocampo. A conferma di quanto dico, le note di stima che riceviamo dal team dirigenziale e dallo staff tecnico, nonostante il risicato utilizzo del calciatore in questa prima parte di stagione".
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