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Giorni cruciali per l'Inter e per Antonio Conte. Il vertice di martedì dirà la parola fine sull'incertezza che regna in casa nerazzurra. Prendere o lasciare, restare o andare via. Conte dovrà dare la sua risposta definitiva.
"Se Antonio Conte, come è più che probabile, saluterà l’Inter, il suo successore ha già un nome e un cognome: Massimiliano Allegri. La storia si ripete. È già successo alla Juventus, sempre in maniera traumatica. Max ha un sogno, spesso ripetuto agli amici più cari: vincere lo scudetto con le tre grandi del nord. Allegri preferisce restare in Italia. Milano è il centro del suo mondo e l’Inter una sfida che lo affascina. Senza contare che ereditare la panchina di Conte gli porta fortuna. Ma trasformare le intenzioni in un contratto non sarà semplice", assicura il Corriere della Sera.
Non sarà semplice perché Steven Zhang ha pronunciato il suo primo no. Ed è un no categorico. No a pagare tre allenatori contemporaneamente. Esonerare Conte, dopo aver esonerato Spalletti, e pagarli entrambi, insieme ad Allegri, è fuori discussione.
"Inter deve versare dieci milioni lordi a Spalletti e se Antonio non si dimetterà ne dovrebbe dare un’altra ventina (sempre lordi) all’ex tecnico della Nazionale. Se aggiungiamo i probabili altri 20 a Max, la spesa annuale per la panchina interista salirebbe a quasi 50 milioni solo per un anno. Insostenibile. Però Allegri è l’unica strada percorribile. L’unico porto sicuro se Conte — dopo il vertice con la proprietà, ancora da mettere in agenda, ma previsto tra lunedì 24 e martedì 25 agosto — dovesse confermare la sua intenzione di farsi da parte", evidenzia ancora il Corriere.
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