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"Sono rimasto veramente impressionato dal tifo di entrambe le squadre, le due curve hanno fatto qualcosa di molto emozionante. La partita, invece, mi è sembrata abbastanza facile da leggere: la Fiorentina ha iniziato forte e ha dato tutto, ma l'Inter è uscita alla distanza, potendo contare anche su individualità più forti".
Lautaro è il vero trascinatore di questa squadra?
"Ho parlato con lui un mese fa a Milano e gli ho detto che per me è l'attaccante più forte che c'è oggi. Segna, salta l'uomo, aiuta in difesa: è il giocatore in più. Rispetto a prima riesce a trovare anche la via del gol con maggiore continuità e nelle partite importanti c'è sempre. E' tra quelli che con una giocata decidono le partite".
Inzaghi si è meritato la riconferma con un finale di stagione altisonante.
"Questa squadra, che ora è in finale di Champions e ha già vinto due trofei, ad un certo punto della stagione era a settima in classifica. Inzaghi si è preso le critiche, ma alla lunga ha dimostrato di essere un buon allenatore e di avere lo spogliatoio in mano. Merita assolutamente la riconferma".
Quante possibilità ha l'Inter di chiudere in bellezza?
"Il City è forte e ha un allenatore eccezionale, ma l'Inter ha dimostrato che in gara secca è forte. Logico che non sia favorita, perché il City visto contro il Real Madrid è stato impressionante, ma i nerazzurri se la possono giocare. Si gioca in campo neutro e in 90' può succedere di tutto: io mi fido dell'Inter in queste partite".
Lukaku o Dzeko al fianco di Lautaro?
"Inzaghi conosce bene i giocatori e sceglie sempre i migliori per il tipo di impegno che ha di fronte. Dzeko è un giocatore affidabile, rende dall'inizio o a gara in corso, Lukaku è tornato quello che conoscevamo ed è sicuramente una freccia in più per l'Inter. Inzaghi ha l'imbarazzo della scelta, i giocatori hanno sposato in pieno le sue idee e sono pronti a dare una mano anche a gara in corso. Questo è importante".
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