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ALTRO CHE MILANISTA, ECCO IL FUORICLASSE DELL’INTER E DELL’ITALIA!

Fuoriclasse. Le parole vanno dosate bene quando si usano, ma se si parla di Mario Balotelli non è possibile utilizzare un altro termine. Dopo il dissolversi dell’ennesima futile polemica sulla sua presunta passione rossonera, restano i...

Daniele Mari

Fuoriclasse. Le parole vanno dosate bene quando si usano, ma se si parla di Mario Balotelli non è possibile utilizzare un altro termine. Dopo il dissolversi dell'ennesima futile polemica sulla sua presunta passione rossonera, restano i numeri di un giocatore inarrivabile per i suoi coetanei, un giocatore già straordinariamente decisivo alla sua età, che si avvia ad infrangere record su record dopo aver già messo dietro due icone come Totti e Del Piero in quanto a numero di gol segnati a parità di età ed aver raggiunto, proprio in tema di numeri, un fuoriclasse assoluto come Messi. Alla sua età, solo il Pallone d'Oro aveva segnato tanto.

Balotelli "non tifa niente, ma gioca per l'Inter e vince per l'Inter". Questa è una frase incredibilmente importante, perché qui si sta parlando di professionismo, di calcio ai massimi livelli. Nessuno chiede a Balotelli una fede da oratorio, gli si chiede esattamente di "giocare e vincere per l'Inter". Ma Mario sta andando oltre. I suoi numeri, ormai da tempo, sono fuori dal comune, sono "fuori classe": sette gol in campionato, nove in stagione, in 1088 minuti giocati. La bellezza di un gol ogni 155 minuti. Ma non solo: sono già sette gli assist di Supermario, tanto importanti quanto quelli ben più pubblicizzati di un giocatore che gioca sull'altra sponda del Naviglio.

Balotelli, dopo due anni in cui è stato comunque indiscutibile protagonista di due scudetti, sta esplodendo in maniera tanto devastante quanto decisiva. Per lui il discorso della giovane età (spesso utilizzato per non convocare i giovani talenti in Nazionale) non vale: gioca ad alto livello ormai da anni, ma mai come quest'anno sa essere decisivo nei momenti che contano.

Le perle di Udine, gol e assist, valgono tanto, ma non quanto la prestazione sontuosa contro il Rubin, nel momento da dentro o fuori per i nerazzurri, o quanto i minuti di sostanza giocati contro il Chelsea: Lampard costretto all'onta di un tunnel, Malouda costretto sostanzialmente a rimanere immobile sulla sua fascia di competenza: partite da consacrazione internazionale.

Balotelli non è milanista, Balotelli è un professionista e come tale va giudicato. Balotelli è un fuoriclasse, certamente dell'Inter ma non solo dell'Inter. La sua capacità di decidere le partite tanto dal primo minuto quanto a gara in corsa lo rendono un perfetto uomo Mondiale. Speriamo solo che l'Italia non decida di privarsi da sola di un'arma così letale.