Alvarez e Coutinho, un modulo e due prospettive opposte

Il modulo con cui si devono confrontare attualmente è lo stesso per entrambi, il 3-5-2, ma le prospettive sono molto diverse, quasi opposte. Ricky Alvarez, da tempo alla ricerca della giusta collocazione tattica nell’Inter, potrebbe trovare...

Il modulo con cui si devono confrontare attualmente è lo stesso per entrambi, il 3-5-2, ma le prospettive sono molto diverse, quasi opposte. Ricky Alvarez, da tempo alla ricerca della giusta collocazione tattica nell'Inter, potrebbe trovare nuovo slancio e nuovi spazi col modulo scelto da Stramaccioni. Coutinho, invece, il nuovo modulo rischia di subirlo, dal momento che il piccolo brasiliano sembra non poter bastare come unica spalla di Milito.

Lo stesso Stramaccioni, oggi in conferenza, ha spiegato che Alvarez  "può giocare come terzo di centrocampo, con caratteristiche di sostegno delle due punte. Ha le caratteristiche atletiche e mentali per farlo, è a suo agio. Anche in Argentina lo faceva e qui lo può fare anche a gara in corso". Praticamente un'investitura. Alvarez, in determinate gare, potrebbe far compagnia a Guarin e Cambiasso (o Gargano) come interno, con Zanetti e Pereira a giostrare da fluidificanti.

Discorso ben diverso per Coutinho. Stramaccioni ha ribadito la "stima incondizionata" per il brasiliano, ma ha dovuto ammettere che l'ex Vasco "è quello che ha pagato di più il cambio di assetto. Giocando senza gli esterni ha avuto meno chance ma può giocare dietro la punta o da seconda punta".

Un attacco con il solo Coutinho alle spalle di Milito sembra, allo stato attuale delle cose, un attacco un po' fragile, e non solo per le caratteristiche fisiche del brasiliano. Sta ancora a Stramaccioni, che comunque ha schierato finora Cou in 8 partite su 10, trovargli la giusta collocazione tattica.

Impresa non facile partendo dal 3-5-2 come presupposto. Ma obbligo tenendo presente il talento immenso di cui è in possesso Coutinho e la necessità di farlo esplodere definitivamente in maglia nerazzurra.