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Il centrocampista nerazzurro Ricardo Alvarez, ha raccontato la sua vita in 10 scatti nel consueto appuntamento settimanale di Click, su Inter Channel. Ecco quanto raccolto da FcInter1908.it:
BUENOS AIRES -"E' la mia città, dove sono nato io e quindi sono molto affezionato. Ho passato tutta la mia vita lì, ho conosciuto tanta gente che mi vuol bene e che mi manca un po', ma li porto sempre con me. Sono il più bel ricordo legato a questa città. Di notte Buenos Aires è bellissima perchè ci sono tanti posti dove mangiare e ballare, io penso sia una città molto bella. Se è cambiata? Io la vedo sempre uguale, per me è la più bella al mondo".
RICKY DA BAMBINO -"Come andavo a scuola? Più o meno...andavo perchè mi constringevano i miei genitori, fosse stato per me sarei rimasto tutto il tempo a giocare a calcio per strada con i miei amici. Non volevo andare a scuola, ma farlo perchè è una cosa importante per i ragazzi . Se in classe ero vivace? Si un po' si, a me piaceva sempre stare negli ultimi banchi per far casino".
BOCA JUNIORS -"E' la squadra nella quale ho cominciato a giocare all'età di 6-7 anni. Ho passato tanti anni lì e ho tantissimi ricordi. Un bambino in Argentina comincia a giocare nella squadra del proprio quartiere, e se viene osservato da qualcuno che lavora per un grande club, loro vanno a parlare con i genitori. E' stata una esperienza bellissima, perchè da bambino giocare in una squadra come il Boca è importante,ma poi io arrivai al Velez che è la mia vero club".
VELEZ SARSFIELD -"Ho vissuto tante emozioni felici e meno felici. Questa è la mia squadra, lì ho conosciuto tanta gente che mi ha fatto stare troppo bene e quindi devo molto a loro, perchè se adesso son così grazie a loro. Ho imparato tutto lì. Come ho vissuto l'infortunio? E' difficile perchè in quel momento pensavo di dover lasciare il calcio. Hai voglia di mollare ma la mia famiglia e i miei amici mi son stati vicini. Loro sono stati la forza che mi ha aiutato ad andare sempre avanti. Il giorno del rientro in campo è stato bellissimo perchè giocare a calcio è la cosa che mi piace fare di più, è quello che ho fatto sempre e quello che so fare. Per me è stata una gioia, è come vincere una dura lotta".
ARRIVO ALL'INTER - "Il primo giorno è stato bellissimo, ma anche un po' difficile perchè sono arrivato con mio papà e non capivamo cosa stesse succedendo intorno a noi. L'Inter è una squadra troppo grande, arrivare e giocare qui per me è un sogno che si è realizzato. Se mio papà è critico con me? Si, si troppo. Cosa mi ha detto durante il viaggio per Milano? Abbiamo avuto tanto tempo per parlare, perchè il viaggio è lungo. Lui mi ha sempre detto di essere me stesso, è questo che mi ha fatto arrivare qui. So che la mia famiglia è sempre vicino a me e non resterò mai da solo, per me questo è troppo importante. Se avevo la curiosità di incontrare gli argentini dell'Inter? Si, perchè loro sono giocatori importanti per il nostro paese. Sono giocatori conosciuti e stimati, quindi per me è un onore essere un loro compagno. Quando sono arrivato mi hanno fatto sentire subito uno di loro, è stato un grande gesto..."
FAMIGLIA -MILANO -"Lì in Argentina quando una ragazza compie 15 anni si fa una festa. E questa è un immagine che rappresenta la mia famiglia. Siamo sempre uniti e vicini, questa è la forza per andare sempre avanti, per non mollare mai e per non sentirmi solo. In famiglia siamo 3 uomini e 4 donne, parliamo di tutto e ci sentiamo ogni giorno. Chi viene spesso a Milano? Tutti, ma quello più vicino a me è mio fratello, e quando mi serve qualcosa è sempre presente per farmi sentire bene. A Milano sto benissimo..."
MAGLIA DELL'INTER DA PICCOLO - "Me la regalò mio papà. E' il destino, io non avrei mai potuto immaginare di arrivare all'Inter. Devo ringraziare dio per questa opportunità. Se mi era capitato di vedere partite dell'Inter in Argentina? Si, lì l'Inter si segue tantissimo da quando sono arrivati tanti argentini , e quindi è una squadra importante".
PRIMO GOAL CON L'INTER - "Il goal è il momento più bello per qualsiasi giocatore. Farlo è sempre una cosa che ti fa sentire bene. Io ricordo ogni goal che ho fatto perchè sono bellissimi. E' bello farli, sia quelli che facili che difficili. Ho fatto un goal in Champions che ci ha dato la possibilità di passare agli ottavi, ed è importante per me perchè da lì ho cominciato a far belle cose. Per me è un bel ricordo. L'altro in campionato invece, è un po' strano perchè l'ho fatto alla fine con i crampi alla gamba. Adesso stiamo attraversando un momento non troppo felice, bisogna pazientare perchè la squadra ha una grande voglia di ritornare grande come sempre..."
NAZIONALE - "La maglia della nazionale per noi è il sogno che coltivi da bambino. Grazie a dio ho avuto la possibilità di farlo, e per me e la mia famiglia è una grande felicità. Adesso devo continuare bene per giocare il Mondiale, perchè è il massimo per ogni giocatore. Il mio idolo è sempre stato Roman Riquelme, mi piace tanto guardarlo quando gioca, ha una qualità impressionante, lui è il mio punto di riferimento".
RICKY IN PRIVATO -"Sono single. Questa foto al mare l'ho fatta quando arrivai in Italia nei primi giorni, ero a Forte dei Marmi. Il mare mi piace, sono un ragazzo tranquillo che ama stare con la famiglia, e con gli amici. L'Italia ancora non l'ho girata tanto, mi piace stare di più a casa tranquillo, passare il tempo con gli argentini, mangiare un po' di asado, e quello non mi manca. Ho visitato Roma, Venezia, ma la città che mi piace è Milano perchè si vive tranquillamente..".
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