L'analisi di Fcinter1908 sul successo ottenuto dall'Inter contro la Salernitana grazie al poker dell'argentino
L'Inter batte la Salernitana, conquista i 3 punti e risponde al Milan, vittorioso poche ore prima contro la Lazio. Un successo, quello dell'Arechi, importantissimo per mille motivi: dopo un inizio di stagione travolgente, il pareggio contro la Real Sociedad e il tonfo interno contro il Sassuolo avevano fatto sorgere i primi mormorii, acutizzati dai primi infortuni e dalla conseguente e improvvisa rivalutazione del valore di una rosa esaltata fino a pochi giorni fa.
L'equilibrio nei giudizi, si sa, è qualcosa di rarissimo da trovare nel mondo del calcio, e il popolo nerazzurro lo sa fin troppo bene. La realtà sono i 18 punti, il primo posto in classifica, il miglior attacco e la miglior difesa del campionato: il resto sono chiacchiere.
Lo 0-4 contro la Salernitana, tuttavia, non tragga in inganno: l'Inter, soprattutto nel primo tempo, non è stata per nulla brillante, e in alcune circostanze ha anche sofferto. La svolta è arrivata nella ripresa, con l'ingresso di Lautaro Martinez: l'attaccante argentino ha letteralmente travolto la formazione di Paulo Sousa mettendo a segno un clamoroso poker, entrando nella storia della Serie A e ribadendo una volta di più la sua imprescindibilità per le sorti di questa squadra.
Un ciclone che ha spazzato via tutto quello che ha incontrato sul suo cammino.
In doppia cifra già a settembre, capitano, leader tecnico ed emotivo della squadra: il Toro sta vivendo la stagione della sua definitiva consacrazione. Il suo senso di appartenenza e il suo legame con i colori nerazzurri sono sempre più viscerali. Un campione di livello internazionale, affermato e nel pieno della maturità: le logiche del turnover, per lui, non dovrebbero mai funzionare.